La Polizia di Stato ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un soggetto ritenuto al vertice del sodalizio camorristico operante nell’area di Bagnoli, gravemente indiziato del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il destinatario del provvedimento restrittivo avrebbe intimato a un ormeggiatore di imbarcazioni di Nisida di corrispondergli un “regalo”, una cospicua somma di denaro, per poter continuare a svolgere la sua attività presso i moli dell’isolotto flegreo. Le indagini della Squadra Mobile di Napoli hanno ricostruito una presunta dinamica estorsiva, protrattasi nel corso dei mesi, che avrebbe visto l’uomo minacciare più volte l’ormeggiatore affinché corrispondesse la tangente in denaro. In alcune occasioni, la vittima sarebbe stata anche convocata presso l’abitazione dell’estorsore, ove avrebbe subito ulteriori pressioni e violenze fisiche per costringerlo a pagare.
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