Nella giornata del 13 maggio, a Castello di Cisterna, è stata eseguita dai militari della locale Stazione Carabinieri, coadiuvato dalla Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Castello di Cisterna, un’ordinanza applicativa delle misura cautelare personale della custodia in carcere – emessa dal G.I.P. dei Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 2 indagati gravemente indiziati, a vario titolo e in concorso tra loro, di una tentata estorsione e di un sequestro di persona, entrambi aggravati dal metodo mafioso avvenuti a Castello il 21 gennaiosscorso ai danni di un imprenditore edile e di un suo operaio dipendente che, in quel periodo, svolgevano dei lavori in appalto per la Citta Metropolitana di Napoli per la realizzazione di rotatorie stradali lungo la variante della S.S. 7bis.
L’indagine ha, in particolare, consentito di ricostruire l’effettiva richiesta estorsiva posta in essere (3000 euro) nei confronti del socio unico dell’azienda, non consumata solamente per l’immediata denuncia presentata dalla vittima. Le indagini hanno anche confermato l’avvenuto sequestro di persona nei confronti di un operaio della medesima ditta che veniva forzatamente prelevato dal cantiere dove stava lavorando per venir poi essere minacciato in un’altra località non meglio identificata. Gli indagati, con più azioni consecutive contraddistinte da violenza e minacce, esprimevano la forza intimidatrice per l’associazione al clan “D’Ambrosio” operante in quel Comune.
Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Napoli – Secondigliano.