Nella giornata del 13 maggio è stata eseguita da personale della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna e della Stazione Carabinieri di Marigliano un’ordinanza applicativa delle misura cautelare personale della custodia in carcere – emessa dal G.I.P. dei Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 4 indagati gravemente indiziati, a vario titolo e in concorso tra loro, di un’estorsione aggravata dal metodo mafioso avvenuta a Brusciano, con condotta continuata dall’aprile al giugno 2019, ai danni di un imprenditore edile del posto.
L’indagine ha, in particolare, consentito di ricostruire l’effettiva dazione illecita di parte della richiesta estorsiva posta in essere ( 200 euro a fronte dei 2000 da corrispondere in occasione delle festività pasquali) e caratterizzarne le modalità mafiose adoperate dagli indagati che, con più azioni consecutive contraddistinte da violenza e minacce, si avvalevano della forza intimidatrice in virtù dell’associazione con il clan “Palermo”. L’indagine ha inoltre stabilito l’operatività del Clan, anche nelle fasi in cui il suo principale esponente Francesco Palermo era in carcere, luogo però da cui impartiva, durante i colloqui con i suoi familiari, ordini precisi per la realizzazione dell’estorsione in tratto. La misura cautelare in oggetto si allinea ad analoghe già emesse dalla medesima Autorità Giudiziaria, tese al contrasto della faida camorristica in corso sul territorio bruscianese dal 2017 ad oggi. Tali indagini hanno consentito di trarre in arresto, tra gli altri, i due reggenti degli omonimi clan, Tommaso Rega alias o’Chirichiell e Francesco Palermo, quest’ultimo tra i destinatari anche dell’odierno provvedimento restrittivo.
Gli altri arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali territorialmente competenti.