“Puchukay” è una ballad in cui Cheriach Re immortala un’eredità familiare e culturale su un arrangiamento che si intensifica progressivamente raggiungendo toni quasi solenni. Il titolo si rifà ad un termine derivante dal quechua, lingua indigena sudamericana, e letteralmente significa “fine, morte”, ma anche “l’ultimo della famiglia”. Il brano svela tratti personali dell’artista indugiando sui due mondi di Ecuador, terra di origine della madre. Come chi cresce in un ambiente multiculturale, il legame con il Sud America abita tuttora le stanze della mente di Cheriach Re, confluendo nel suo processo di scrittura. La dimensione primordiale della lingua quechua ben si sposa con la ballad, struttura quanto mai adatta per la narrazione di ricordi. Su un tappeto sonoro evocativo in cui compaiono fiati e percussioni, si ripercorrono momenti vissuti che delineano il rapporto madre-figlia tra inevitabili crisi e incomprensioni familiari, richieste di fiducia e momenti di unione. A fare da sfondo, il richiamo esotico al Sud America come una meta da raggiungere assieme.
Come impronte che tracciano la via, la musica di Cheriach Re si carica di un’eredità più grande di Puchukay” fruibile a tutti. La naturale musicalità del ritornello in lingua quechua rende il brano accessibile a tutti al pari di un mantra o di una preghiera. Il singolo sottolinea la finitezza del genere umano di fronte all’infinità della Puchukay”, “l’ultimo della famiglia”, a conservare sempre uno spicchio di vita attraverso la memoria delle proprie radici. “Puchukay” inaugura il tema e la tracklist di “Radici”, secondo Ep firmato Cheriach Re in uscita nel 2024 e distribuito da The Orchard. Il singolo verrà presentato con un live acustico l’1 febbraio 2024 da Mare Culturale Urbano per la rassegna Raster.