Quando la protesta diventa vandalismo. E’ successo a Melito, comune dell’hinterland napoletano, dove da alcuni giorni i dipendenti del servizio di pulizia del Comune sono in protesta contro l’amministrazione che dovrebbe ridurre i compensi col nuovo piano di lavoro. Il giorno successivo il Comune è stato praticamente fermo con molti servizi al pubblico chiusi. A denunciarlo è il sindaco Luciano Mottola: “Queste sono le condizioni igieniche in cui è stata ridotta la mia stanza e l’intero Comune di Melito questa sera. Una situazione sconcertante quella in cui mi sono imbattuto pochi minuti fa. Dal piano terra all’ultimo dei piani del Municipio cumuli e cumuli di rifiuti. Resti di cibo, scatolame di vario genere e spazzatura di ogni tipo con atti dell’Ente strappati e gettati in ogni dove“.
“A rendersi protagonisti di un gesto tanto incivile, quanto pare, alcuni dipendenti della ditta che si occupa della pulizia degli immobili comunali – ha affermato Mottola – In sostanza, coloro che dovrebbero provvedere a tener pulito il Comune, lo hanno invece ridotto così. Da quello che mi è stato riferito l’insano gesto sarebbe stato compiuto in segno di protesta. Protesta per la riduzione delle ore di lavoro previste dalla nuova gara non ancora espletata, ma che inciderà sui compensi dei singoli operatori“.