Flash mob per chiedere la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase, trovato chiuso dai genitori di una neonata di soli tre mesi, morta dopo essere stata colpita da una crisi respiratoria. È stato organizzato per domani, alle ore 11:30, dal movimento vesuviano “Ce avite accise a salute“.
“Sono passati quasi quattro anni – spiegano i promotori dell’iniziativa – dalla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase e l’ennesima tragedia di una malasanità, che prescinde dai fatti di cronaca accaduti e su cui stanno indagando i magistrati, fa tornare alla ribalta il disastro della sanità pubblica campana e le scellerate scelte di gestione dell’Asl Napoli 3 Sud che, tra promesse e ritardi, è incapace di garantire le funzioni essenziali per un ospedale che ha un bacino di utenza di quasi 300 mila abitanti“.
I manifestanti, come viene spiegato in una locandina, pianteranno un albero definito “della salute” e accenderanno un cero simbolicamente contro la malasanità: “Ribadiamo da tempo – proseguono gli attivisti del movimento – la necessità di una rete ’emergenza-urgenza’ nell’area vesuviana per le patologie tempo-dipendenti. Inoltre, a fronte di una forte natalità rispetto agli altri territori, la mancanza di un polo materno infantile e di un punto di accoglienza pediatrica e una rete diffusa sul territorio per le medicina di genere. L’ospedale di Boscotrecase deve necessariamente aderire alla rete emergenza, per limitare la pressione sugli ospedali napoletani e dell’area nocerino sarnese, con l’apertura di un pronto soccorso“.