Dallo scorso marzo i centri di prima accoglienza e le associazione che si occupano dei richiedenti asilo sono stati lasciati senza fondi dallo Stato. Nei giorni scorsi per rimediare a questa situazione ormai insostenibile il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che stanzia 600 milioni di euro da destinare ai centri e ai Comuni che si stanno facendo carico della gestione dei migranti. Cifra che si va ad aggiungere agli ulteriori 100 milioni inseriti nella legge di bilancio. Non solo dallo Stato italiano, anche dall’Unione Europea arriveranno aiuti economici. La Commissione Europea ha previsto lo stanziamento di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di questi 560 andranno al nostro paese considerato il più coinvolto dall’emergenza sbarchi. Uno stanziamento che rappresenta anche un cambiamento nella considerazione che la Commissione ha del lavoro svolto dalle strutture di accoglienza italiane, oggi ritenute più efficienti ed affidabili che in passato. Nell’ultima audizione al Comitato del Parlamento Europeo, il prefetto Mario Morcone, incaricato speciale del Viminale per la gestione dell’immigrazione, ha però lamentato un monitoraggio ancora troppo pressante, che mette l’Italia e le proprie azioni sotto la lente di ingrandimento dell’UE.
di Marco Sigillo