Un libro per dire no ai bulli: il giovane Carmine Molaro presenta la sua opera a Casamarciano

di Redazione Zerottouno News

Ha subito atti di bullismo negli anni in cui avrebbe invece dovuto conoscere la spensieratezza e la gioia in un luogo che condivideva quotidianamente con molti coetanei: la scuola. Episodi che lo hanno condizionato al punto tale da lasciare gli studi poco più che tredicenne. Oggi Carmine Molaro è un giovane sedicenne che ha trovato nella scrittura il suo riscatto, portando a compimento il romanzo della sua vita che ripercorre proprio quegli anni bui.

In occasione della “Giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo” l’amministrazione comunale di Casamarciano ha deciso di incontrarlo, portando l’iniziativa tra i banchi di scuola. Lunedì 10 febbraio, dalle 10.30, Carmine Molaro sarà ospite del Comune nel salone dell’istituto Costantini e parlerà agli alunni del suo romanzo “Il difficile gioco della vita“. Al tavolo dei relatori, oltre al giovane autore, il sindaco Andrea Manzi, la dirigente scolastica Carolina Serpico e la sociologa Grazia Tatarella. Queste le parole del sindaco Manzi:

Una grande opportunità per i ragazzi ma anche per lo stesso Carmine che, con coraggio, ha trovato la forza di ribellarsi ad un sistema sbagliato trovando il suo sfogo nella scrittura e non percorrendo, invece, strade sbagliate come spesso accade. E la decisione di portare questa iniziativa tra i banchi di scuola rafforza il ruolo fondamentale delle istituzioni che non devono essere cieche nè sorde dinnanzi a questi episodi intervenendo con azioni forti. Ringrazio Carmine per aver accettato questa sfida con l’auspicio che possa riprendere quanto prima il suo percorso formativo.

Oltre la metà degli studenti italiani dagli 11 ai 17 anni hanno subito violenze dai bulli ma le denunce sono davvero poche e non raggiungono nemmeno 500 casi in Italia. “Un corto circuito che deve essere superato spiegando ai ragazzi che denunciare è possibile, anzi doveroso. E che non sono soli in questo momento così delicato perché le forze dell’ordine, gli insegnanti e, soprattutto, i genitori sono pronti e preparati a dare loro il sostegno necessario grazie anche agli incontri che organizziamo tra tutti i protagonisti della lotta al bullismo”. A comunicarlo è stato Domenico Falco, presidente del Corecom Campania, commentando l’allarme lanciato dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale.

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