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“CASE ACQUISTATE ONESTAMENTE, MA ORA CI CHIEDONO DI LASCIARE TUTTO: UNA BATTAGLIA CONTRO L’INGIUSTIZIA!”. Comincia così una nota ufficiale del comitato di famiglie della frazione Monterusciello di Pozzuoli che hanno ricevuto un ordine di abbattimento delle loro abitazioni. “Un gruppo di famiglie di Pozzuoli in provincia di Napoli, che hanno acquistato regolarmente le proprie abitazioni con sacrifici e nel pieno rispetto delle leggi, si trovano oggi a dover combattere contro una vicenda giudiziaria assurda e profondamente ingiusta. Queste persone, che negli anni hanno ottenuto mutui bancari e sanatorie comunali, vivendo nelle proprie case senza alcuna contestazione, si vedono ora accusate di irregolarità mai commesse. Le abitazioni in questione non sono abusive, non hanno subito danni dal bradisismo, non sono soggette a vincoli, e le tasse sono state regolarmente pagate da oltre 30 anni. Nonostante ciò, a causa di errori amministrativi e gravi negligenze da parte delle istituzioni, queste famiglie rischiano di perdere tutto. Né la Procura né il Comune hanno mai segnalato alcun problema durante gli acquisti, consentendo la compravendita di immobili che risultavano del tutto regolari. “Abbiamo acquistato le nostre case onestamente! Perché dobbiamo pagare per colpe non nostre?” Le famiglie denunciano come il sistema abbia tradito la loro fiducia: notai, banche e Comune hanno garantito la regolarità degli atti, e solo dopo anni è emerso un contesto oscuro che oggi minaccia le loro vite e il loro futuro. Non abbiamo costruito abusi, abbiamo acquistato legalmente. Questa non è solo una battaglia personale, ma un caso emblematico che infrange qualunque diritto del cittadino italiano ed europeo. Le famiglie hanno agito nella massima trasparenza, accendendo mutui e investendo i propri risparmi per costruire un futuro solido. È grazie a loro se la zona in cui vivono si è rivalutata nel tempo, e oggi tutto questo rischia di essere cancellato per irregolarità che non hanno mai commesso. Questo caso mette in crisi il principio di certezza del diritto. “Non ci arrenderemo – dichiarano – perché questa è una follia che deve essere fermata! Non meritiamo tutto questo. Lo Stato e la legge dovrebbero proteggerci, non distruggerci. Le famiglie chiedono con forza un intervento immediato da parte delle istituzioni e l’attenzione dell’opinione pubblica. Non siamo abusivi, non siamo colpevoli. Abbiamo agito onestamente, e non possiamo accettare di essere privati delle nostre case”.
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