Non ci sono sviluppi positivi per quanto riguarda la situazione, già critica, nel Nolano per le polveri sottili nell’aria. Una situazione preoccupante nell’Agro Nolano, come negli altri territori della Campania. La centralina di San Vitaliano, infatti, ha già raggiunto quota 25 sforamenti per il pm10, con dati aggiornati al 12 febbraio. (ne avevamo già parlato qui)
Sulla qualità dell’aria si è tenuto un tavolo dei Comuni dei sindaci dell’area nolana nella scorsa settimana, che però risultati concreti ed immediati non ne ha dati (non c’è ancora un protocollo d’intesa, ma solo un generico documento firmato). Dal tavolo dei Comuni dell’area nolana riunitosi lo scorso martedì 5 febbraio è emersa però la volontà di agire in comune sulle concause che sarebbero all’origine di questo fenomeno. Traffico veicolare, circolazione degli autoveicoli e dei mezzi pesanti. Provvedimenti per limitare il traffico urbano dei centri storici e dei centri urbani, disincentivare uso delle vetture, incentivare percorsi ciclopedonali. Una mobilità quindi più sostenibile con monitoraggio dei riscaldamenti e delle caldaie e il divieto di accensione dei roghi, nonché un controllo più serrato dei fumi in atmosfera prodotti da tutte le attività produttive.
I sindaci dell’area nolana chiedono anche alla Regione uno studio sulle cause dei picchi delle polveri sottili nell’area nolana. Anche la Regione Campania, secondo fonti interne all’associazionismo ambientalista, sarebbe stata contatta per un protocollo d’intesa sulla qualità dell’aria dal Ministero dell’Ambiente. Ma al momento i contatti di avvicinamenti non hanno prodotto protocolli resi ufficiali o, in ogni caso, dei cambiamenti.