Dopo due riunioni e diversi incontri istituzionali extraterritoriali, la Commissione Consiliare di settore del Comune diNola ha completato la prima bozza di linee guida per combattere l’inquinamento da polveri sottili su tutto il territorio. La nuova bozza verrà presentata al consiglio comunale e, fungendo da Comune apripista e capofila, verrà estesa all’attenzione di tutti i sindaci dell’Agenzia dell’Area Nolana.
L’INQUINAMENTO NEL NOLANO
Le polveri sottili più fini, PM10 e PM2.5, sono sospese in aria e sono tra i principali inquinanti atmosferici (spesso cancerogeni), essendo per la maggior parte prodotte dalla combustione veicolare e, quindi, in gran presenza nel territorio dell’Agro Nolano ad alto tasso di traffico. L’analisi dei dati raccolti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal Dipartimento Provinciale dell’ARPAC indicano infatti una situazione preoccupante ed una diffusione del problema pressoché omogenea su tutto il territorio dell’Agro Nolano. Dal 2015, infatti, la centralina situata a San Vitaliano, anno dopo anno, ha superato di gran lunga il limite massimo di sforamenti del livello consentito di PM10 assestato a 35 giorni: 125 giorni nel 2015, 79 nel 2016, 114 nel 2017, 121 nel 2018, 115 nel 2019 e nel 2020, in soli due mesi, si è superato già il 75% dei 35 giorni di sforamento tollerati.
LA NORMATIVA
L’Italia nel 2010 ha recepito la direttiva UE del 2008 che fissava i limiti di qualità dell’aria che non possono essere superati. La Regione Campania, nel 2006 adottava invece il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria ma, in seguito, lo integrava con le deliberazioni della Giunta n.811 del 2012 e n.683 del 2014. La Regione, inoltre, ha condiviso con il Ministero dell’Ambiente la necessità di attivare un accordo finalizzato a definire importanti misure di risanamento da inserire nel Piano di Qualità dell’Aria da applicare a tutto il territorio regionale.
LE LINEE GUIDA DEL COMUNE DI NOLA
Preso atto della mancata adozione delle misure necessarie ad agire sulle principali sorgenti di emissione in queste aree altamente inquinate, la commissione nolana, presieduta dal consigliere Francesco Pizzella e in stretta collaborazione con l’Associazione dei Medici per l’Ambiente ISDE, ha proposto di:
- Predisporre un piano traffico cittadino con ampie aree a traffico limitato dalle 8.30 alle 13.30 del mattino e dalle 15.30 alle 18.30 del pomeriggio, con deroga per i veicoli a trazione elettrica, a metano e a gpl, oltre a quelli destinati a svolgere funzioni di pubblica utilità o ad uso ai disabili.
- Diffondere iniziative per ridurre l’uso di veicoli privati ed incentivare l’uso dei veicoli meno inquinanti e sistemi di trasporto condiviso (come il car-sharing)
- Istituire una rete locale di trasporto pubblico urbano tra centro, periferie e frazioni.
- Disincentivare l’uso di impianti di riscaldamento a gasolio e biomasse, promuovendo controlli periodici e stringenti alle caldaie, alle stufe a pellet, ai camini ed ai forni degli edifici pubblici e privati attraverso ordinanze ad hoc, sia in termini di tempi di accensione che di temperature raggiunte (non più di 20 gradi negli edifici ad uso abitativo e non più di 18 gradi negli edifici pubblici e ad uso commerciale).
- Incrementare le aree verdi pubbliche, disponendo ovunque possibile piante ad alto fusto assorbenti polveri sottili.
- Esigere un capillare e continuo controllo, da parte degli enti preposti, delle emissioni in atmosfera delle attività industriali, soprattutto nell’Area ASI di Boscofangone e lungo la strada provinciale 7 bis.
- Regolamentare l’uso dei fuochi d’artificio ed inibirne l’utilizzo in aree urbanizzate.
- Vietare in modo tassativo i roghi di sterpaglie e residui agricoli e l’accensione di fuochi all’aperto.
- Incrementare la vigilanza, anche attraverso videomonitoraggio, sul rilascio selvaggio dei rifuti.
- Lavare in modo periodico e sistematico le strade cittadine.
- Controllare costantemente la ripulitura e l’efficienza delle canne fumarie dei camini delle residenza private e dei locali pubblici.
- Controllare in modo adeguato e periodico i cantieri edili pubblici e privati ed i progetti di ricomposizione e riqualificazione ambientale delle cave di Polvica e Casamarciano.
- Esigere un controllo sistematico e stringente dell’emissione di biogas e produzione di percolato da parte delle discariche di RSU di Paenzano 1 e 2.
- Promuovere la partecipazione dei cittadini e delle associazioni sulle tematiche dell’inquinamento atmosferico.
- Predisporre un numero telefonico verde ed un’app in collegamento con la polizia municipale e tutte le forze dell’ordine a cui il cittadino possa comunicare in tempo reale eventuali azioni in atto o disservizi che possano danneggiare l’ambiente.