Non sono di certo distesi gli animi tra l’amministrazione comunale di Nola e la prima squadra di calcio della città bruniana, l’S.S. Nola 1925. Dopo l’annosa questione del dissesto finanziario, il neo sindaco Gaetano Minieri deve far fronte ad una ulteriore situazione che richiede una veloce risoluzione.
Nonostante il campionato di Serie D sia iniziato da 4 partite, infatti, il Nola 1925 ha dovuto giocare le due gare interne nelle strutture di Cercola e Volla per via dei problemi strutturali dello Sporting Club di Nola, sottoposto a dei lavori di adattamento e ristrutturazione. Nelle scorse ore, tuttavia, sono arrivati i primi malumori e le prime proteste.
Il primo passo è stato fatto dal tifo organizzato del Nola che, nella giornata del 22 settembre, in occasione del match casalingo che il Nola ha dovuto giocare a Volla contro il Roccella, ha affisso nei pressi della Villa Comunale uno striscione (poi rimosso) che recitava: “A GIUGNO SEI VENUTO A FESTEGGIARE, ORA NÈ STADIO NÈ COMUNALE, SINDACO TI DEVI VERGOGNARE“. Parole dure che fanno riferimento al saluto che il sindaco Minieri fece alla squadra ed ai tifosi di ritorno dal playout vinto ad Angri che permise alla compagine bianconera di assicurarsi la permanenza in Serie D.
Dopo la vittoria sul Roccella, la dirigenza bianconera aveva rilasciato all’emittente Videonola un’intervista in cui cercava di stemperare gli animi dopo l’episodio ma, in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate sui social da parte del sindaco Gaetano Minieri, i bianconeri hanno risposto estendendo il discorso. Di seguito la nota del presidente Alfonso De Lucia:
Sono sorpreso dalle parole del sindaco Minieri. A fine gara, a tal proposito, mentre festeggiavamo una vittoria fondamentale, ho disteso i toni nel corso di un’intervista concessa a Videonola, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale nel completamento dei lavori necessari per riavere l’agibilità dello Sporting Club. A tal riguardo, chiariamo che l’anno scorso avevamo provveduto a nostre spese, certificate ma non riconosciute, a mettere a norma lo stadio in maniera puntuale e rapida per evitare quello che invece è accaduto questa estate. Adesso il sindaco parla addirittura di debiti, ci tengo a sottolineare però che questa società e questa gestione non deve nulla all’amministrazione comunale, essendo la pendenza in questione risalente alla stagione 2013/2014. Come tutti sanno, questa società è subentrata nel 2017 e l’anno scorso, ad un’ora dalla scadenza dell’iscrizione al campionato di serie D, gli fu notificato tale pendenza, 8000 euro circa, che poteva determinarne la non iscrizione. Con la passione che ci ha sempre contraddistinto, messi in un angolo, abbiamo riconosciuto un debito che non corrisponde alle migliaia di euro spese all’interno di una struttura fatiscente e per niente degna di una città come Nola. Ricordiamo al sindaco che, con la stessa fermezza con cui punta sempre il dito contro di noi, sarebbe il caso di liberare il centro sportivo dagli abusivi che lo tengono prigioniero ed inutilizzabile alla comunità. Parlo di spogliatoi chiusi a chiave ad uso esclusivo di pochi, uffici utilizzati come abitazioni e tanto altro ancora. Siamo pronti ad un confronto pubblico carte alla mano, ma pretendiamo rispetto. Lo Sporting Club può e deve diventare un centro aggregativo di alto livello. Sono due anni che ne chiediamo la gestione pluriennale avendo già pronto un piano di rilancio totale. Di tutta risposta riceviamo questo tipo di atteggiamento e, a quanto pare, addirittura nel nuovo contratto sarà incluso un cospicuo aumento del canone di utilizzo, che questa società sarebbe anche disposta ad accettare a patto di ricevere in cambio una struttura degna, con un settore coperto, riflettori per consentire a prima squadra e settore giovanile di allenarsi e giocare in notturna, la riqualificazione dei campi da calcetto, la costruzione di un vero settore dedicato ai nostri sostenitori e agli ospiti. Idee già preventivate e messe nero su bianco all’interno del nostro progetto di riqualificazione dello Sporting che da tre anni viene fatto rimbalzare da un ufficio all’altro. Oggi, quello che viene ancora definito un gioiellino, altro non è che un terreno in sintetico attorno al quale regnano rifiuti, erbacce, insetti, fili scoperti e ratti.
Il sindaco Minieri non ha diffuso ancora una nota stampa, nel frattempo i lavori allo Sporting continuano per consegnare ai tifosi la loro casa già in occasione della prossima partita casalinga. Una questione che meritava sicuramente più tempestività e chiarezza. L’auspicio è che in futuro si possa trovare una soluzione, questa volta duratura, per un complesso sportivo sottosviluppato che non ha mai visto un efficiente progetto di crescita.
Della precaria situazione dello Sporting Club ne avevamo già parlato nel 2017: CLICCA QUI PER L’ARTICOLO