Piero Angela è morto a 93 anni. Divulgatore scientifico, giornalista, presentatore, da anni è entrato nel cuore degli italiani e, assieme al figlio Alberto, ha creato un solco nella comunicazione scientifica al pubblico televisivo. L’ultima romantica narrazione l’ha fatta in occasione della sua morte. Quasi come se avesse il sentire che fosse arrivata la sua ora, infatti, ha scritto una lettera alla redazione di Superquark, il programma per cui era universalmente riconosciuto, da leggere in occasione della sua morte.
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio. Piero Angela“.