E’ un’opera gigantesca che si estende sottoterra per diecimila metri quadrati. Si percorre in due ore.
La prima parte del percorso è di una bellezza che lascia senza fiato: si possono ammirare strade, piazze, maestose Cattedrali che fanno venire il capogiro.
Ci si può issare su una zattera che porta da un punto all’altro, su acque purissime.
Un meraviglioso viaggio nel tufo, nella roccia, tra opere d’arte sconosciute.
Questo tunnel porta i segni della storia di Napoli, attraversarlo è come scoprire un passato antico e recente che vive eternamente sottoterra.
Ci sono non solo le testimonianze artistiche ma anche quelle che appartengono alla vita vissuta dai napoletani.
Infatti, Il tunnel fu, ai tempi della guerra, un rifugio antiaerei, e un deposito dove la gente nascondeva vecchie Balilla, o Ford nazifasciste, jeep angloamericane, Fiat 1400 e Vespe anni 70 e 80 dei contrabbandieri di sigarette.
Ma ci sono anche oggetti della quotidianità, come rudimentali servizi igienici, stuoie, culle, bambole, carrozzine, palloni di pezza.
Tanti pezzi di storia di una città mai morta, sempre operosa, vitale, non solo nell’arte del creare ma anche in quella del conservare