“Non condannate i vostri figli gay”. E’ l’accorato appello lanciato dal Papa in occasione dell’Udienza Generale nell’Aula Paolo VI davanti a pellegrini e fedeli arrivati da ogni parte del mondo.
“Penso ai genitori davanti a problemi dei figli – ha detto – Ci sono figli con tante malattie, figli ammalati, con patologie permanenti, quanto dolore c’è. Ci sono poi genitori che vedono orientamenti sessuali diversi nei figli, essi devono accompagnarli e non nascondersi in atteggiamento condannatorio. Vedo genitori che assistono alla morte dei figli che se ne vanno per una malattia. Questo è ancora più triste, lo leggiamo tuti i giorni sui giornali, ragazzi che fanno delle ragazzate e finiscono col morire incidente con la macchina, ad esempio“.
“I genitori hanno tanti problemi con la gestione dei figli, come ad esempio anche il fatto che i figli non vanno avanti con gli studi e non sanno come fare – ha sottolineato – Tanti sono i problemi dei genitori, pensiamo a come aiutarli. A questi genitori dico di non spaventarsi. C’è dolore, tanto, ma pensate al Signore, pensate come ha risolto i problemi Giuseppe e chiudete a Giuseppe che vi aiuti. Mai condannare un figlio. Quando andavo in bus e passavo davanti al carcere, e c’era la coda della persone per le visite ai carcerati, c’erano anche le mamme lì. Mi facevano tanta tenerezza – ha concluso – Quelle mamme davanti a un problema del figlio che ha sbagliato non lo lasciavano solo. Il coraggio di mamma e papà deve sempre accompagnare i figli sempre“.