Un libro per i 100 anni del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale a Palma Campania, realizzato cento anni fa dallo scultore Gaspare Bisceglia. E’ l’iniziativa della Michelangelo Editore 1915.
“La presente pubblicazione è frutto di un lavoro di ricerca che è durato qualche anno. Come spesso accade, l’interesse per un argomento nasce in maniera del tutto casuale: in questo caso, tutto è partito dal ritrovamento del libello, pubblicato nel 1923, di Domenico Capasso, assessore comunale dell’epoca e componente della Commissione Pro Monumento ai Caduti di Palma Campania – afferma l’editore Dino Lauri – Un documento che ha subito destato la nostra curiosità e che è stato in seguito corredato da approfondimenti effettuati grazie alle informazioni raccolte dall’archivio della Michelangelo 1915 Editore, dove sono state recuperate le trascrizioni di articoli di giornale, apparsi tra il 1920 ed il 1923. A ciò, va aggiunto anche l’aiuto prezioso fornito dall’archivio dell’Istituto Servi di Maria di Saviano, che ci ha permesso di toccare con mano i documenti e le epistole del tempo tra i protagonisti che hanno contribuito alla realizzazione del monumento. Tra questi – aggiunge – c’è da ricordare sicuramente il commendatore Luigi Carrella, che si prodigò per la comunità, contribuendo economicamente alla realizzazione di molte altre opere. Tanto che Carrella, nel 1920, fu insignito della medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1922 fu eletto cittadino benemerito del Comune di Palma. Nella presente pubblicazione si riscopre una Palma caratterizzata da una vivace dialettica culturale, oltre che politica e sociale. Ciò è testimoniato da quanto riportato sui giornali locali dell’epoca, come Gente Nuova e Corriere del Lavoro, che nel primo ventennio del Novecento alimentavano il dibattito culturale del territorio, portando l’informazione cittadina fuori dai confini del paese. Questo lavoro – conclude – vuole rappresentare un ricordo dedicato ai 94 giovani di Palma Campania caduti nella Grande Guerra, ragazzi che a costo della loro stessa vita hanno difeso l’onore della Patria e reso orgogliosa la nostra comunità”.