Sono numeri molto positivi quelli forniti dal viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, e dal sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, sulla pace fiscale che con la rottmazione ter, il saldo e stralcio e la cancellazione automatica delle micro-cartelle da 1.000 euro ricevute da Equitalia ha visto l’adesione ed il coinvolgimento di un gran numero di contribuenti.
Analizzando i numeri si può notare come la maggioranza delle domande per questa nuova pace fiscale sia arrivata per la rottamazione ter. Complessivamente le adesioni sono state oltre 1,225 milioni, a cui se ne devono aggiungere almeno altre 200mila non ancora lavorate perché trasmesse l’ultimo giorno utile del 30 aprile scorso. Motivi di successo di questa definizione, che riguarda le cartelle affidate all’agente pubblico della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, sono sicuramente lo sconto di sanzioni ed interessi e, soprattutto, la possibilità di diluire il più possibile le rate su ben 5 anni di pagamenti.
Le adesioni per il saldo e stralcio, invece, per chi ha un Isee fino a 20.000 e che consente di chiudere i conti versando un quota a forfait a seconda del livello del reddito dichiarato ai fini Isee del nucleo familiare sono state circa 300mila.
A queste due sanatorie si aggiungono i circa 5 milioni di contribuenti, su una platea di circa 12 milioni, che si sono visti stralciare in automatico micro-cartelle da 1.000 euro.
Alla luce di questi numeri incoraggianti, il sottosegretario al Mef, Massimo Bitonci, ha annunciato che un emendamento al Dl Crescita è stato già scritto per la riapertura dei termini della pace fiscale, che verosimilmente dovrebbe essere fino ad ottobre dando così la possibilità a chi non è riuscito ad aderire di poter usufruire di queste agevolazioni per definire la propria posizione con il fisco.