(a cura del dott. Giuseppe Delle Donne) Cos’è il PRP (platelet rich plasma)? Si tratta dell’impiego dei concentrati Piastrinici (in lingua inglese appunto Platelet Rich Plasma o il suo acronimo PRP), rappresentano un nuovo approccio all’interno della medicina rigenerativa.
Ma cosa si intende per concentrato piastrinico? Come svolge la sua azione? Come si ottiene?
Per rispondere a tali domande dobbiamo conoscere il componente fondamentale da cui deriva il PRP: il sangue.
IL SANGUE
In linea del tutto generale, il sangue è formato da una parte corpuscolata costituita da cellule specializzate: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine ed una parte liquida denominata plasma.
Quest ultimo è un liquido leggermente viscoso di colore giallo paglierino, costituito da una soluzione acquosa di elettroliti, vitamine e proteine. Tra le diverse componenti ematiche, quella di nostro interesse è quella piastrinica . Le piastrine, difatti, mostrano peculiarità biologiche uniche.
COME FUNZIONA
Le piastrine, attraverso un processo chiamato degranulazione, rilasciano dei particolari granuli contenenti speciali proteine chiamate fattori di crescita. Tali proteine, attraverso una serie di complessi biochimici, attivano le funzioni deputate alla riparazione tissutale (PDGF, TGF, IL9, PDAF, VEGF, EGF, IGF, Fibrinectina, ecc,).
Il concentrato piastrinico PRP è un emoderivato, ricavato quindi dal sangue intero eliminando i globuli rossi e concentrando la frazione piastrinica a livelli da 4 a5 volte quella basale.
L’efficacia delle terapie con i concentrati piastrinici dipende dalla concentrazione di piastrine e di conseguenza da quell dei fattori di crescita (questi ultimi agiscono come trasmettitori (chemiotassi) in diversi processi biologici, nella proliferazione, differenziazione e morte (genesi tissutale).
COME SI OTTIENE IL PRP
Il sistema per la produzione di concentrato piastrinico è basato sostanzialmente sulla separazione, mediante centrifugazione, nelle varie frazioni costituenti il sangue intero e recuperando la frazione ricca in piastrine. Il sangue intero viene prelevato mediante sistema tipo Vacutainer e collezionato in una provetta in vetro contenente un anticoagulante a base di citrato (ACD-A) ed uno speciale polimero separatore, biologicamente inerte, avente una ben definita densità ed un comportamento di tipo tissotropico. Qui viene applicato un campo di forza centrifuga nella provetta di formeranno delle fasi secondo un gradiente di densità. Il polimero separatore si posizionerà nell’interfaccia tra i globuli rossi e le piastrine permettendo così, alla fine del processo di centrifugazione, un agevole prelievo della fase ricca in piastrine.
Il sistema è provvisto di una seconda provetta contenente una soluzione di calcio cloruro che permette la formazione, se desiderata, della fase coagulata. Inoltre, può essere presente un filtro che determina una drastica fase ricca in piastrine ma con un numero di globuli bianchi fisiologico.
APPLICAZIONI CLINICHE
Il trattamento con PRP, somministrato localmente nella sede di lesione, attiva le funzioni biologiche che promuovono la rigenerazione e la riparazione dei tessuti ed esplica un potente effetto antinfiammatorio.
Patologie in Ortopedia in cui è indicato il trattamento con PRP:
– Artrosi
– Lesioni della cartilagine
– Lesioni meniscali
– Infiammazione acuta di tendini e legamenti
– Tendinopatie croniche
– Lesioni tendinee e legamentose
– Lesioni muscolari minori
– Riparazione delle fratture
– Necrosi del tessuto osseo
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Dopo aver ottenuto il PRP, il medico procede all’allestimento di un campo sterile ed esegue l’infiltrazione utilizzando una comune siringa, dotata di un ago della grandezza e dello spessore adatti alla sede da infiltrare. Nel caso di utilizzo della forma gelificata, il medico posizionerà il coagulo/membrana piastrinica nella sede prescelta avendo anche la possibilità di sutura del coagulo.
EFFETTI COLLATERALI
IL PRP è un emoderivato autologo, quindi il rischio di reazioni avverse è nullo.
Il dott. Giuseppe Delle Donne, con studio medico in Nola (NA), è Medico Chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia Ortopedia infantile, Chirurgia dell’anca e ginocchio, Mesoterapia antalgica e medicina rigenerativa. È Dirigente medico I livello presso il centro di eccellenza Pineta Grande Hospital (Castel Volturno-Caserta).