L’OMS cambia ancora idea. Con l’avanzare degli studi sul coronavirus, l’Organizzazione Mondiale della Sanità torna spesso sui suoi passi. L’ultima raccomandazione, in ordine di tempo, riguarda il saluto col gomito: “Sarebbe meglio salutarsi portando la mano sul cuore piuttosto che toccandosi i gomiti l’uno con l’altro, la distanza di sicurezza di almeno un metro non viene mantenuta e il virus può essere trasmesso attraverso la pelle“. L’OMS ne aveva già parlato in primavera, ora lo ha confermato e ribadito. Sono quindi diverse le alternative a questo saluto, che milioni di persone di persone in tutto il mondo avevano sostituito alla stretta di mano.
Ci sono diversi tipi di saluti che possono sostituire la classica stretta di mano per evitare il contagio. Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore dell’OMS, tornando sul tema, ha spiegato di aver scelto come saluto il gesto di portarsi la mano al cuore. Alternativa valida è anche il saluto con i piedi o, in alternativa, ci si può rifare al saluto indiano con il “namasté”, che consiste nel congiungere le mani all’altezza del petto, del mento o della fronte, accennando al contempo un inchino col capo. Simile al namastè c’è poi il Wai, tipico saluto thailandese che si fa unendo le mani in preghiera davanti al petto e accompagnarle con un lieve inchino. Ma c’è anche il saluto “shaka”, tipico delle Hawaii e dei surfisti, che si fa chiudendo a pugno le tre dita centrali, lasciando liberi mignolo e pollice, e agitando la mano. Sempre dalle isole arriva un altro saluto, ovvero il saluto delle isole Samoa: si sollevano le sopracciglia e contemporaneamente bisogna fare un grande sorriso. Infine, viene segnalata l’alternativa più facile e più fluente: salutarsi a distanza di sicurezza facendo “ciao” con la mano.