La legge contro l’omotransfobia ha superato la prima fase di approvazione alla Camera. La Commissione Giustizia ha votato a favore del testo base presentato da Alessandro Zan, deputato PD e attivista LGBT. Il testo propone di estendere la legge Mancino anche agli insulti riguardanti l’identità di genere e l’orientamento sessuale. La legge già esistente punisce i reati e i discorsi d’odio basati su discriminazioni di nazionalità, etnia o religione. Si tratterebbe dunque di estendere i casi in cui applicare la legge.
In Commissione hanno votato a favore della proposta di legge i partiti della maggioranza. Contrari Fratelli d’Italia e Lega. Ha invece deciso di astenersi Forza Italia, in segno di apertura verso la proposta, ritenuta migliorabile in Aula. I due partiti di opposizione sostengono che la legge crei in realtà discriminazioni, poiché tutelerebbe esclusivamente gay e trans, escludendo altre categorie ritenute vulnerabili. I partiti di centrodestra, in realtà, appoggiano le considerazioni espresse dalla CEI. I vescovi italiani, al momento della presentazione del disegno di legge, si sono detti preoccupati per eccessive limitazioni alla libertà di espressione, ritenendo adeguate le norme già esistenti. Ora i partiti hanno tempo per presentare eventuali emendamenti fino al 16 luglio.