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Un tremendo omicidio ha sconvolto la provincia di Napoli. A Melito, nella scuola Marino-Guarano, è stato ucciso il 64enne Marcello Toscano. Secondo Il Corriere del Mezzogiorno, il docente di sostegno sarebbe stato ritrovato in un cespuglio della scuola con ferite da taglio. Toscano è uscito per andare a scuola ma non è tornato, la sua auto era ancora parcheggiata lì e i figli si sono prima insospettiti e poi hanno fatto la tragica scoperta.
Secondo Andrea Cipolletti, collega di Toscano, che è stato intercettato da La Presse, “potrebbe essere stata una nota a scatenare l’ira di qualche ragazzo o qualche genitore, Marcello a mezzogiorno ha chiesto a un suo collega di insegnargli a mandare la posizione tramite WhatsApp, probabilmente si sentiva in pericolo“.
Non è il primo caso di violenza in questa scuola. Come ha riferito il consigliere regionale Borrelli, infatti, già c’erano stati altri casi: “Nel maggio scorso denunciammo con Teleclubitalia una vicenda sconvolgente avvenuta sempre in quella scuola. Un ragazzino di 13 anni fu ferito alla schiena con un’arma da taglio mentre era in aula. A colpirlo era stato un compagno di classe. Il minorenne fu trasportato all’ospedale Santobono; le sue ferite per fortuna erano lievi, tre i punti di sutura. Furono stesso gli altri compagni a scattare le foto dell’accoltellamento. Una scena agghiacciante. Sempre presso lo stesso istituto scolastico di Melito, due mesi prima, si era verificato un altro episodio. L’aggressione, nel bagno della scuola, di una bambina di 11 anni da parte di una coetanea, che l’aveva colpita alle spalle dicendo poi di avere sbagliato persona. Nonostante le nostre denunce in questi mesi nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il plesso“.
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