L’Ospedale di Nola non smette mai di far parlare di se. Carenze, ritardi nei lavori, ricoveri in barelle, accuse di voto di scambio nei trasferimenti di personale medico e chi più ne ha più ne metta. Ultima, in ordine cronologico, è l’ultima denuncia fatta dai sindacati Fials, F.S.I e USAE riguardo i ritardi dei lavori al Pronto Soccorso, ma soprattutto le criticità strutturali den l”nuovo” reparto, il tutto denunciato attraverso un comunicato stampa dei sindacati.
Ecco il testo del comunicato:
Premesso che: sono circa tre anni che vanno avanti i lavori per la realizzazione del nuovo pronto soccorso del P.O. di Nola con, un impiego economico e di risorse molto consistenti per le casse Aziendali,
Si rappresenta che: tra vari proclami di riapertura e vari annunci pubblicizzati a mezzo stampa da parte dell’Azienda, a tutt’oggi non vi sono notizie certe sulla fine dei lavori e la sua riapertura, che inesorabilmente si sta ripercuotendo in modo negativo sui lavoratori e sull’utenza tutta.
Ma, la cosa più grave è rappresentata dalle criticità nella progettazione dello stesso, così come
evidenziato in una nota, dal Responsabile del Pronto Soccorso e della quale, queste OO.SS. sono venute a conoscenza in questi giorni.
Infatti, nella nota vengono sottolineate le seguenti criticità progettuali:
• Carenza di locali ad uso medicheria, per la conservazione e preparazione farmaci ed esecuzione
prelievi.
• Assenza di postazione rete, per la compilazione informatica della cartella P.S.
• Assenza in tutta l’OBI della medicheria, per il controllo infermieristico, presidi farmaceutici e
di emergenza.
• Il locale monitoraggio pazienti in OBI e pazienti in codice rosso, è ubicato all’esterno di
entrambi non consentendo un rapido intervento nei casi di necessità.
• Assenza di sala per rx d’urgenza, in quanto i pazienti per accedere alla radiologia devono
attraversare tutta la zona dei codici rossi, passare nella hall principale, passare innanzi al bar,
per poter eseguire le indagini radiologiche.
• Non è previsto alcun percorso breve per pazienti pediatrici e ginecologici, di conseguenza per
accedere ai piani superiori il percorso obbligato è quello di cui sopra evidenziato.
• Non è prevista inoltre, nella sala per codici gialli e rossi alcuna medicheria, per i voluminosi
presidi di emergenza.
Tutto ciò, appare un’assurdità, tenuto conto che, anche se più volte richiesto da queste OO.SS., non vi è stato alcun incontro con i progettisti o chi per esso, ai fini di un proficuo confronto, che potesse evidenziare criticità o suggerimenti sulla realizzazione del progetto.
Pertanto, vista la gravità delle cose di cui sopra evidenziate queste OO.SS. chiedono: ad horas, che venga avviata un’indagine amministrativa, per far luce su tale vicenda e nel caso in cui fossero evidenziate negligenze, incuria o dolo da parte dei responsabili dei lavori di adottare i necessari provvedimenti del caso.