“Per noi questa notte è notte di salvezza, i riti che abbiamo espresso ci conferiscono la grazia che invochiamo“. Esordisce così il vescovo di Nola, Francesco Marino, in occasione della messa pasquale di sabato 3 aprile celebrata nella cattedrale chiusa al pubblico per le disposizioni anri-Covid.
“A noi è rivolto l’annuncio del vangelo, quello che le donne ricevettero quando piene di sfiducia erano andate a ungere un corpo morto e trovarono la pietra ribaltata e un giovane vestito di bianco, simbolo dell’appartenenza alla divinità, colore della veste battesimale, che annunciava loro la risurrezione – ha continuato il vescovo – Questo annuncio risuona ancora oggi attraverso la chiesa, attraverso di noi, che lo portiamo nelle nostre case e lo annunciamo con la nostra vita, e lo immettiamo in questo mondo“.
“Il crocifisso è risorto, nella dimensione piena della sua divinità e la rivela al mondo perché attraverso di lui il padre è all’opera nel mondo – ha concluso monsignor Marino – La sua risurrezione dona a noi speranza, così come Dio ha sempre fatto: nella liturgia abbiamo rivissuto in breve gli interventi di Dio che trovano il culmine nella risurrezione di Gesù. Dio è all’opera nel mondo per portarlo a compimento, a quella pienezza che è Gesù Cristo, per portare a compimento le nostre vite che sono chiamate ad annunciare che ‘Cristo è risorto’. Viviamo questa gioia e portiamola nel mondo. Il Signore è veramente risorto, alleluia“.