Parte ufficialmente il nuovo corso della mission didattica dell’Università Parthenope a Nola. Nella nuova sede tra via Madonna delle Grazie e via Stella, entro 2 anni, prenderà vita il nuovo distaccamento di Nola grazie ad un investimento pubblico di poco più di 10 milioni di euro. Nell’attesa della costruzione della nuova sede permanente, il Comune di Nola si è accordato con l’università per la concessione degli spazi dell’auditorium nel Rione Gescal e del centro Polivalente in cui si è tenuta proprio la conferenza di presentazione e dove sarà allestito l’info-point per richiedere tutte le informazioni. A presentare il progetto, in una conferenza stampa nella sala Ottaviano Augusto di Nola (auditorium del parco archeologico urbano, ndr), c’erano il sindaco, ing. Gaetano Minieri, la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Luisa Franzese, e il Magnifico Rettore, prof. Alberto Carotenuto. Assente per impegni istituzionali il ministro della Ricerca e Università. dott. Gaetano Manfredi, per il quale invece era attesa la presenza.
“E’ il primo passo verso la riqualificazione di questo auditorium, ma non dimentichiamoci del Rione Gescal che, grazie alle attività che si svolgeranno nel suo auditorium, puntiamo a reinserire nel tessuto sociale della città – ha detto il sindaco di Nola, Gaetano Minieri – L’università ci ha scelto, è nostro dovere rispondere e contribuire alla formazione di un territorio così ricco di aziende e opportunità. Formando i ragazzi di oggi puntiamo a portare sviluppo futuro a tutto il territorio“.
“Siamo finalmente ritornati a Nola – ha esordito il rettore Alberto Carotenuto – E’ sempre stato un nostro obiettivo, condiviso dalle amministrazioni di Nola e dall’attuale ministro Manfredi. Per ritornare abbiamo seguito un percorso molto corretto, vagliato dal MIUR e da tutti gli organi competenti. Siamo stati per molto tempo alla ricerca di un luogo che rispondesse a tutte le esigenze della vita di un’università, e cioè la fornitura di servizi didattici, ma anche lo sviluppo della ricerca scientifica e l’incentivo all’aggregazione. Non avendo trovato un luogo adatto, abbiamo deciso di fare un investimento, scegliendo alla fine tra più di 10 progetti in gara. Ritorniamo a Nola con una struttura che credo risponda a tutte le nostre esigenze e ci permette di partire con il piede giusto. E’ un progetto in cui crediamo molto e che punta al futuro. Entro due anni saranno completati i lavori e al più presto attiveremo nuovi corsi di studi. Puntiamo a coinvolgere il polo di Nola in offerte formative che non ci sono nelle sedi di Napoli. Partiamo il 3 agosto con le immatricolazioni per Economia e Management, presto arriverà anche un corso tra Informatica e Ingegneria Informatica e in futuro un ulteriore terzo corso ancora in fase di trattativa con l’amministrazione. Ogni scelta fatta è funzionale al territorio in cui insisterà la nostra attività, vogliamo rispondere alle esigenze del territorio nolano, formare i nuovi professionisti che le aziende richiedono e combattere la fuga di cervelli, permettendo ai nostri giovani di rimanere e lavorare. E’ una sfida a cui noi teniamo molto“.
“Oggi sono doppiamente felice, essendo del Nolano io gioco in casa – ha affermato Luisa Franzese, direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale – L’istituzione di un’università in questo territorio è un punto molto importante, un successo per Nola e per tutto il territorio di cui la città è il centro. La scuola non è avulsa dall’università. La formazione è un bene dell’intera comunità e la scuola è sia istruzione che formazione. Solo così si può formare il cittadino del domani. Non è vero che c’è un divario di formazione tra Nord e Sud, ma dobbiamo stare al passo con i trend europei e il mercato europeo ora ci chiede di fornire lavoratori con il diploma di laurea. Il segreto è intercettare le potenzialità dei nostri ragazzi e contribuire a sviluppare i loro sogni. E’ nostro dovere e dobbiamo farlo tutti insieme“.