Finisce con una sconfitta la settimana di fuoco del Nola 1925 contro le tre terribili signore del Girone H di Serie D. I nolani, infatti, in una settimana hanno scontrato le tre squadre in cima alla classifica (prima il Taranto, secondo, poi il Picerno primo ed infine l’Audace Cerignola, terza classificata).
Ad accrescere il divario tra il Nola e le tre primatiste, oltre alle diverse ambizioni di classifica, sono stati anche gli episodi. Due espulsioni ed un rigore a sfavore contro il Taranto, un rigore non concesso contro il Picerno ed infine un’espulsione e un rigore non concesso nell’ultima contro il Cerignola, match finito poi 2-0 in favore dei pugliesi.
Il Nola si era preparato ad hoc per affrontare l’attacco più pericoloso del girone: mister Liquidato opta infatti per un roccioso 3-5-2. Davanti a Gragnaniello si schierano D’Anna, Esposito e Colarusso; sugli esterni i due under Anzalone e Lippiello; chiavi del centrocampo affidate al 2000 Del Prete (nonostante l’età, una partita degna di nota), coadiuvato da Madonna e Vaccaro; attacco in mano ai due giovani Tagliamonte e Stoia, in panchina Troianiello e Pastore, in tribuna Gennaro Esposito squalificato. Sugli spalti degna di nota è la bella presenza dei tifosi locali e di quelli ospiti, arrivati in massa da Cerignola a riempire il settore riservato.
Nel primo tempo le scelte del coach originario di Baiano sembrano pagare: il Cerignola non punge e non riesce mai ad aumentare il ritmo, degno di nota solo un bell’intervento di Gragnaniello al 43′ che neutralizza le velleità dei pugliesi. Nel secondo tempo il Cerignola si presenta subito con un’occasione d’oro, sciupata però da Foggia. 5 minuti più tardi ed è Colarusso a rendersi pericoloso con una volè, ma l’estremo difensore pugliese è attento e devìa in angolo. Allo scoccar dell’ora di gioco arriva il vantaggio ospite: punizione da posizione defilata tirata in maniera tesa in area, a Lattanzio basta una spizzata per deviare la forte traiettoria e trovare il gol.
Al 75′ episodio dubbio: rinvio maldestro della difesa pugliese, tocco di mano di Longo, l’arbitro non decreta il rigore, mentre sulla ribattuta Troianiello non è preciso. Pochi minuti più tardi Vaccaro entra in maniera scomposta su un avversario e si becca il secondo giallo (il primo per proteste dopo l’episodio dubbio del rigore). Il Nola tenta il tutto per tutto e va vicinissimo al gol, prima con Tagliamonte e poi con D’Anna. Allo scadere il Cerignola la chiude: tocco fortuito in aria di rigore di Marotta e 0-2 per gli ospiti.
Il divario tecnico e gli episodi condannano un buon Nola, vittima probabilmente anche della maggior esperienza degli avversari (il Cerignola nel secondo tempo ha potuto schierare Abbruzzese, difensore ex Lecce, mentre il Nola si presentava con una rosa con molti giovani). I nolani restano a -5 dalla salvezza, nel prossimo match incontreranno in trasferta il Bitonto, la quarta forza del campionato. A 10 giornate dal termine la salvezza diretta per il Nola, seppur non semplice, non resta impossibile.