Giorni turbolenti gli ultimi vissuti dalla comunità nolana. Un presunto caso di un pedofilo all’interno dell’area della scuola elementare Tommaso Vitale di Nola ha animato e anche impaurito i cittadini della città dei gigli. Una situazione delicata, infuocata dalle voci circolate sui social network e da alcune interpretazioni alterate diffuse sul web. Dopo alcuni giorni e dopo riunioni e consigli straordinari, la Tommaso Vitale ha deciso di fare chiarezza sull’accaduto.
Sui social erano apparse voci di un lavoratore socialmente utile dell’istituto che aveva offerto 50 euro ad una madre per avere un rapporto con la figlia minorenne, dopo questa richiesta ne era scaturita una colluttazione e l’uomo era fuggito o, come altre voci riportavano, non era stato allontanato definitivamente dalla scuola.
La storia, come spiegato dalla dirigente scolastica della Vitale, è stata riportata in maniera distorta. L’uomo in questione sarebbe un dipendente della MANITALIDEA, un’azienda inviata dal MIUR come risultato di una convenzione per il progetto “Scuole belle”, impegnata in lavori di decoro delle aree esterne. Il fatto risale all’8 maggio scorso: verso le 13.40, orario di uscita degli alunni nel cortile affollato della scuola avveniva un litigio tra un genitore e un operaio che veniva successivamente allontanato e sostituito dall’azienda su richiesta della direttrice scolastica. La stessa direttrice prontamente raggiungeva il genitore, il quale però si allontanava senza sporgere denuncia e senza spiegare esattamente cosa fosse successo. Nonostante svariate fughe di notizie facciano pensare ad un tentativo di approccio da parte di un operaio nei confronti di una bambina tramite una conversazione con un genitore, gli inquirenti sono ancora al lavoro per appurare la verità. Dopo un consiglio di circolo straordinario, la comunicazione della scuola alla USR Campania e le deposizioni rilasciate dai presenti e dalla direzione della scuola ai Carabinieri, le indagini sono tuttora in fase di svolgimento.
La direttrice scolastica, prof. Silvana Sarnelli, viste le svariate distorte interpretazioni diffuse, ha chiesto ai cittadini ed agli organi di stampa di evitare di diffondere notizie infondate o non confermate e di collaborare con gli organi competenti se si è in possesso di informazioni utili. Anche se ci sono voci diffuse e verosimili che parlano di un caso di pedofilia, c’è senza dubbio differenza nel parlare di un tentativo di rapimento o di un litigio tra un genitore e un operaio non dipendente dalla scuola; in momenti del genere sarebbe opportuno in ogni caso aspettare conferma dalle fonti ufficiali. Temi come la pedofilia facilmente toccano le corde dei sentimenti forti dei cittadini e spesso casi come questo possono portare a psicosi incontrollate. Il web, croce e delizia della società moderna, ha inevitabilmente contribuito ad alimentare questo processo, complicando una situazione già di per sè di difficile gestione.