Si aggrava il bilancio della rissa avvenuta in strada a Nola nella giornata dell’11 settembre. Secondo le ultime notizie, sarebbe morto il 44enne accoltellato. A perdere la vita Antonio Liberti, soprannominato “Peppe ‘a rota”. Troppo gravi le ferite riportate all’altezza della milza e dei reni, i medici dell’ospedale di Nola, nonostante lo strenuo lavoro, non sono riusciti a salvarlo. Per l’aggressione è stato arrestato dopo poche ore dalla polizia di Nola un 38enne del luogo già noto alle forze dell’ordine. A scatenare la rissa, dalle prime ricostruzioni, un diverbio per la viabilità, degenerato poi successivamente con il coinvolgimento di altre persone vicine all’arrestato. Imminente l’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Nola che hanno risolto il caso in tempi brevi evitando dispersione di indizi e fughe di soggetti coinvolti.
I FATTI
Secondo una prima ricostruzione, la lite sarebbe partita in piazza Calabrese a Nola tra alcuni parenti delle due famiglie coinvolte che, inoltre, già si conoscevano. Un familiare dell’assassino viaggiava contromano in sella ad un motorino e sarebbe stato rimproverato dai familiari della vittima che viaggiavano nella direzione opposta. Ne sarebbe stato un primo diverbio conclusosi in strada. Dopo alcuni minuti l’uomo in scooter si sarebbe però recato a casa della vittima, che in quel momento non era presente, aggredendo i familiari per far valere le sue ragioni e rispondere all’ “affronto”. La situazione poi sarebbe degenerata successivamente quando Liberti, nel tentativo di chiedere lumi su cosa fosse avvenuto, si sarebbe recato a casa di quello che sarebbe poi diventato il suo assassino. La discussione, infatti, sarebbe degenerata in una aggressione e il 38enne avrebbe preso un coltellaccio da cucina infierendo contro Liberti con almeno tre coltellate. Per lui, purtroppo, la morte sarebbe sopraggiunta in tarda serata dopo il trasporto in ospedale e le cure dei sanitari.