Lo scorso febbraio vi avevamo parlato della pubblicazione del bando che aveva ad oggetto la costruzione di una nuova struttura penitenziaria nei pressi di Nola. Anche ora che la procedura è stata completata, tuttavia, non manca qualche polemica sulla realizzazione della struttura. L’associazione Michelucci, che si occupa di urbanistica, si è unita alla voce dell’associazione Antigone, da sempre impegnata alla tutela dei diritti dei detenuti. Nonostante questa struttura fosse stata annunciata come portatrice di elementi innovativi nel piano nazionale di costruzione delle carceri, stando alle tante denunce risulterebbe infatti che in realtà l’opera è a dir poco arcaica. Secondo gli architetti della fondazione Michelucci la struttura risulterà completamente scollegata dal tessuto urbano, senza possibilità di attività di interazione a favore dei detenuti. Inoltre il bando presentava forti vincoli, che hanno finito per svilire ogni possibile creatività e funzionalità nella progettazione. La capienza potrà variare dai 1200 posti iniziali fino a 2400. Ciò aumenterebbe drasticamente la densità penitenziaria nella provincia di Napoli. Prepariamoci dunque a ricevere altri richiami internazionali sulla condizione dei nostri carcerati.
[La foto non rappresenta il progetto in questione]