11 mesi di Governo comunale, tanto è durato (salvo ripensamenti) il primo mandato da sindaco di Nola di Gaetano Minieri. Tanti, nel frattempo, stanno invocando il suo ripensamento. Il primo cittadino, in ogni caso, ha rassegnato un giornata le dimissioni ed ha spiegato le proprie ragioni:
Le motivazioni alla base di questa sofferta decisione sono di carattere politico. Avevo promesso una amministrazione libera, serena e che potesse prendere decisioni veloci. In questi undici mesi non mi è stato possibile farlo. Mi sono trovato spesso in difficoltà e sono stato spesso solo soprattutto in questa emergenza sanitaria. Ho subito spesso attacchi futili, ho chiesto scusa diverse volte, il mio spirito è sempre stato nel segno del bene di Nola. Lasceremo la città a chi ci succederà con delle opere iniziate e da completare. Proprio ieri il ministro ha ufficialmente autorizzato la nuova sede della Parthenope di Nola, ma sono stati anche stanziati 5 milioni di euro per gli alvei. Lascio alla nuova amministrazione dei fondi già impegnati, dovranno solo usarli e verificare che vengano usati nel migliore dei modi.
Abbiamo acquistato l’aspiratore per le cicche e tante attrezzature per il potenziamento della raccolta differenziata, tutto grazie al finanziamento della Città Metropolitana. Spesso le società che lavoravano per il Comune non effettuano i lavori e abbiamo potenziato i controlli. Sempre grazie ai finanziamenti della Città Metropolitana, sono arrivati i fondi grazie ai quali potranno cominciare i lavori per la scuola di via San Massimo, della Mameli di Piazzolla, per via Facente, per Piazza Risorgimento, per i parchi del Rione Stella e Gescal, abbiamo acquistato mezzi per la protezione civile, tra cui anche un mezzo per rispondere ai continui allagamenti.
È stata finanziata la costruzione della centrale intercomunale di Protezione Civile, di cui Nola sarà capofila. È stato appaltato anche un progetto della giunta Biancardi per l’illuminazione, oltre ad un impianto di 500mila euro per la videosorveglianza, anche questo progetto cominciato dalla vecchia giunta. Abbiamo riorganizzato la squadra di manutenzione grazie alla quale abbiamo sistemato le scuole del territorio, non smetterò mai di ringraziarli. Abbiamo acquistato attrezzi per la pulizia del verde pubblico, strumenti in proprio al comune e già usati in queste ore. Qualcuno ha detto che l’erba era cresciuta, vive in un altro mondo, fino a una settimana eravamo obbligati a fermarci.
Abbiamo distribuito i ticket per i buoni spesa in maniera telematica, non volevamo che il buono fosse sembrato come un “favore” al sindaco o al consigliere di turno. Abbiamo consegnato oltre 13000 pacchi alimentari grazie a volontari e imprenditori del territorio. Nel 2021 avevamo previsto il pagamento della retta per la mensa scolastica in maniera telematica per rendere tutto più trasparente, in passato il Comune era arrivato a pagare 33mila pasti e ne ha incassati 22mila. Abbiamo, dopo anni, messo in funzione la sala Ottaviano Augusto e dovevamo solo affidarla. Stiamo per completare l’auditorium della Gescal, cominciato e portato avanti dalla giunta Biancardi.
Abbiamo intavolato un discorso con il Demanio per riprendere possesso di Piazza d’Armi, l’ultimo appuntamento era per il 16 aprile ma il coronavirus ha bloccato tutto. In ogni caso, voglio ringraziare il Movimento Piazza d’Armi per tutto quello che ha fatto. Avevamo intavolato un discorso con la Regione per recuperare il vecchio stadio. Abbiamo asfaltato via Feudo, via San Gennaro ed altre strade. La giunta Biancardi aveva cominciato i progetti, io mi ricordo ancora che il 31 dicembre eravamo in Comune per sbloccare i fondi. Abbiamo rimodulare le spese di utenze telefoniche scendendo da 80mila a 50mila euro annui. Tutto questo nonostante io, da settembre, sia senza assessore ai Lavori Pubblici.
Sono state acquistate panche per il Rione Gescal, per il Rione Stella e per tutti i parchi che per me devono essere parte integrante del tessuto sociale Nolano, oltre a degli agility dog per gli animali. Tutte queste attività sono state fatte o programmate. Per tutti i motivi succitati io credo che non ci siano più i presupposti per un progetto comune. Per me è un atto di democrazia. Saprete bene valutare, ringrazio tutti quelli che hanno supportato il mio operato. Sono e sarò sempre a sostegno della mia città.