Gli Attivisti del M5S di Nola,con una pubblica affissione in città,stigmatizzano l’operato della Fondazione Gigli di Nola e denunciano alla cittadinanza tutte le criticità rilevate. Ecco il comunicato:
RI… FONDAZIONE FESTA DEI GIGLI 2016 All’indomani della chiusura degli eventi del Giugno Nolano ed a seguito della ballata dei Gigli, in mancanza di appositi interventi da parte dell’Amministrazione Comunale e nel totale silenzio delle Opposizioni, gli Attivisti del Movimento Cinque Stelle di Nola manifestano la propria indignazione di fronte alle troppe criticità emerse ed alla totale inerzia della Fondazione. Gigli spogliati In data 19.06.2016, la cittadinanza ha potuto toccare con mano l’incapacità della Fondazione nella gestione della kermesse. Nessuna misura è stata predisposta a fronte delle avverse condizioni meteo, sebbene tale evento fosse largamente prevedibile. Ortolano,Sarto, Panettiere, Calzolaio e relativi Maestri di Festa completamente abbandonati al proprio destino,desiderosi di ricevere direttive da commissari e/o membri della fondazione assenti o incapaci di assumersi la responsabilità di decidere. Gigli danzanti sotto la pioggia, con possibili gravi ripercussioni sulla pubblica sicurezza ed incolumità. Domenica della Ballata La genuinità, la spettacolarità, l’eleganza e la correttezza della processione mattutina insegnano che una festa migliore è possibile. Ben accetto quel pizzico di sana follia che accompagna la seconda parte dell’attesissimo evento ma, come ben noto, IL TROPPO STORPIA!!! Se da un lato nessun cittadino pretende che la festa finisca a mezzanotte, dall’altro non è possibile chiudere l’evento alle undici del lunedì mattina, in una Piazza Duomo animata dalla presenza dei soli cullatori. Ciò che più irrita non è il protrarsi della festa fino a tarda notte quanto il clima di anarchia che regna: – Commissari di percorso assenti o non pervenuti; – I microfoni , strumenti di esaltazione della propria forza a discapito degli altri. Ben venga una sana competizione purchè si proceda nel rispetto dello spirito Paoliniano. ULTERIORI OSSERVAZIONI La gestione della festa si è mostrata in tutti i suoi limiti anche nei giorni che hanno preceduto e succeduto l’evento del 26 Giugno 2016. – E’ inaccettabile chiedere ai maestri di festa di predisporre pannelli o misure atte ad impedire l’accesso all’obelisco prima della festa e consentire poi, ad evento ultimato, nonostante l’esborso da parte dell’Ente di diverse migliaia di euro per la “Vigilanza”, l’impune accesso agli stessi. E’ il caso del Bettoliere, gravemente danneggiato dall’estrosità di alcuni ragazzini, fino ad essere adagiato sulla Casa Comunale. Se da un lato per l’ennesima volta è stata consentita, o comunque non punita, la vendita di bevande alcoliche in vetro, dall’altro la manifestazione 2016 ha portato con sé un interessante e simpatico elemento di novità: IL DRONE, velivolo radiocomandato utile allo svolgimento di riprese video aeree. Ben si è pensato, anzi male, di utilizzare tale strumento, in totale spregio del regolamento ENAC. Ai fini della sicurezza, è infatti proibito ai DRONI, il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive, inerenti forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali Di persone. Chi ha dunque autorizzato il volo di questo apparecchio? Chi ne risponderà? La risposta è nota ai più!!! Insomma, appare inutile affannarsi nella ricerca di soluzioni utili al miglioramento della festa se chi dovrebbe vigilare sul rispetto di ordinanze, del regolamento, di regole minime sulla sicurezza, di orari, sulla salvaguardia della tradizione cartapestaia e, non ultimo, sulle dimensioni degli obelischi (sempre più sottodimensionati), non riesce o meglio non vuole interessarsene. Cosi come appare inutile, a parere degli scriventi, l’istituzione ed il ruolo della Fondazione che, alla luce dell’art. 3 dello Statuto dovrebbe, il condizionale è d’obbligo: “tutelare la Festa, in ogni sede, come patrimonio antropologico, culturale, artistico e religioso, originario ed originale della Città di Nola.”; “tutelare la macchina da festa detta “Giglio”, le sue connotazioni tipologiche, strutturali ed artistiche quali espressioni di unicità, nonché gli aspetti religiosi della Festa, la sua ritualità, l’arte della cartapesta con le storiche botteghe artigiane, uniche depositarie della tecnica realizzativa dei Gigli e della Barca.” In conclusione, è dovere di ogni cittadino Nolano tutelare al massimo questa bellissima tradizione, nostro motivo di orgoglio. Amare significa assumere l’obbligo morale di portare alla luce le problematiche affinché vengano risolte. Amare significa dare il buon esempio, rispettando le regole e facendole rispettare. Impegniamoci a ricondurre la nostra festa agli antichi splendori, Riportiamola a quando un Giglio era una vera e propria opera d’arte, a quando lo si cullava per fede e non per competizione, a quando l’assegnazione del Giglio non era un affare politico.