Il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, ha nominato un nuovo assessore. Si tratta di Luigi Manganiello ed avrà le deleghe a Ambiente ed Ecologia, Verde, Igiene, Sanità e Transizione ecologica. La decisione rientra in una più ampia strategia di riequilibrio amministrativo in seguito alle sue dimissioni. Come già anticipato in consiglio comunale, nell’attesa di sciogliere le riserve sulla conferma o sul ritiro delle dimissioni, il primo cittadino sta tentando di effettuare diverse consultazioni con tutti gli schieramenti per comprendere meglio se ci siano le condizioni per continuare.
Strategia che è rivolta anche all’interno della sua maggioranza dove sono emerse più frizioni. Caso ultimo quello dell’assessore Veria Spampanato. Come dichiarato dallo stesso sindaco nel decreto sindacale di nomina di Manganiello, l’assessore Spampanato si sarebbe resa protagonista di “reiterate e plurime assenze nelle sedute di Giunta comunale in cui venivano, come da rituale ordine del giorno, in trattazione questioni urgenti, indifferibili e comunque di rilevante impatto per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente e l’attuazione delle linee programmatiche dell’azione di Governo cittadino. In particolare, “l’assenza alla seduta del 29.10.2024 veniva, come da verbale, dall’assessore Spampanato riferita alla necessità di un previo chiarimento, avendo il sottoscritto, nella seduta di Consiglio comunale del 28.10.2024, comunicato l’intento di avviare consultazioni anche con i gruppi di opposizione onde sciogliere la riserva conseguente alle sue dimissioni del giorno 18; tale posizione veniva ribadita, all’esito di un confronto con il gruppo politico di appartenenza, nonostante l’invito del sottoscritto a rivalutare tale posizione in ragione della doverosità dell’azione amministrativa anche in pendenza di situazioni di tal fatta. L’assenza alle sedute del 30 e del 31 ottobre 2024 non veniva in alcun modo giustificata”.
Per il sindaco, “tale comportamento compromette l’azione di governo cittadino, espone l’Ente a potenziali
pregiudizi e impedisce l’ordinato svolgersi delle attività amministrative. Rilevato che tale reiterato e recidivo comportamento va gestito con un equilibrato criterio di minino indispensabile e di sapiente uso delle misure di extrema ratio, benché sconsideratamente ha impedito il doveroso dispiegarsi della necessaria azione di governo cittadino, provando, costantemente a costruire ponti e non innalzare muri, laddove controparte mostra di ignorare, o di piegarli alla bieca logica micro-politica del braccio di ferro; considerato quindi, che, in luogo di non strettamente indispensabili misure di revoca, si rende comunque necessario, pur in una situazione di emergenza istituzionale, procedere ad una nuova nomina assessorile onde garantire la ripresa di funzionamento dell’organo giuntale, costantemente rispettando il sottoscritto un canone assoluto di correttezza istituzionale, non sempre ricambiato”.