La città di Nola dovrà eleggere il suo nuovo sindaco. Gli ultras del Nola 1925 hanno elaborato un lungo documento che hanno consegnato ai tre candidati a sindaco e al presidente Luigi Nappi. Dopo averne parlato ufficialmente e pubblicamente anche nel nostro confronto tra i candidati a sindaco in live streaming, abbiamo deciso di pubblicarlo completamente. Ecco il testo integrale:
La problematica della carenza delle strutture sportive nella nostra Città è palesemente sotto gli occhi di tutti, così come è ancora più palese il non interesse generale delle istituzioni verso questa grave problematica. Lo sport è alla base di ogni società civile e il non avere strutture adeguate per praticarlo è lo specchio di quello che è diventata Nola negli anni. Per troppi anni la classe politica locale, nonostante fosse a conoscenza del perché, sia il vecchio “Comunale”, sia lo “Sporting Club”, versino in uno stato di totale degrado, ha sempre usato il solito “scaricabarile” e la patetica frase: “è colpa della vecchia amministrazione”, senza occuparsi mai realmente della problematica. Sono decenni che il comune è gestito dagli stessi poteri, dalle stesse facce, dalle stesse famiglie ed è figlio di un nepotismo probabilmente unico in Italia, motivo per il quale si è sempre evitato di mettere in piazza queste “magagne” proprio per non trovarsi contro amici/parenti e perdere futuri “voti di scambio”.
La colpa è di tutti, ovvero sia della maggioranza che promette e sia dell’opposizione che non fa nulla, se non puntare il dito. La classica strategia dei “rossi contro neri” dove tirando due somme, gli unici a pagare restano i cittadini. Tutti questi anni passati tra incontri e promesse ci hanno dato la possibilità di venire a conoscenza delle situazioni furbescamente tenute nascoste tra le mura comunali ed oggi possiamo tranquillamente elencarvele, così da mettervi a conoscenza già da subito di quello che si cela dietro a tutto ciò, così da sapere preventivamente dove “colpire”. Premettiamo che la nostra “idea di stadio” non è certo quella di un “contentino” che per anni hanno voluto provare a venderci (cioè quello del manto erboso, tribuna coperta tra cui non è mai stata costruita, delega per disputare un campionato Nazionale in una struttura non a norma, ecc.) ma bensì un’idea che dia a Nola un importante risalto sotto il profilo della vivibilità, quello sportivo e quello economico.
Una “zona stadio” da vivere 7 giorni su 7 (e non solo la domenica), una “zona stadio” che oltre ad un impianto sportivo di almeno tre settori (quanto meno omologabile per una “Lega Pro”), dove vi sia un palazzetto polifunzionale, un bocciodromo, che sia anche circondata da spazi verdi per famiglie, negozi, locali, bar, in pratica una “zona stadio” che diventi il “fiore all’occhiello” dell’Agro – Nolano. La nostra idea ha anche trovato consensi tra “privati” che purtroppo si sono sempre ritrovati il forte ostruzionismo della politica locale, ma pronti ad investire ed a sposare in pieno questo progetto. Motivo? Ve lo spieghiamo noi:
“Sporting Club”: la struttura dello “Sporting Club” ha un’estensione tale da poter dare vita a tutto quello sopra descritto, ma lo stesso è utilizzato grazie alla complicità di TUTTA la classe politica locale (e non) per il solito “scambio di voti” per accontentare “ditte amiche” impegnate nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Lo. “Sporting Club” è stato “diviso” subdolamente e senza la minima autorizzazione ed in maniera illegale in “tre zone”: area bocciodromo, campo da calcio a undici più spogliatoi ed una terza “zona” che dovrebbe essere composta da i “campetti” e dalla zona della ex pista di pattinaggio. Se per la gestione del campo ad undici e gli spogliatoi annessi è stata indetta (solo qualche anno fa) una “regolare” gara per la sua gestione, per la “zona bocciodromo” e per la “terza zona” non si è mai capito il “come ed il perché” siano gestite da personaggi politici abituati a lavorare a fari spenti e senza dare troppo nell’occhio.
In parole povere e per essere più chiari possibili, se un imprenditore, un privato o un’associazione dovesse decidere di voler riqualificare lo “Sporting Club”, gli verrebbe imposto (ribadiamo IMPOSTO) di dedicarsi solo e soltanto alla zona del “campo ad undici” e verrebbe invitato a lasciar perdere le altre “zone”. La cosa ancor più scandalosa, oltre a queste imposizioni, è data da un regolamento scritto ad – hoc per far si che tale gestione non rischi di compromettere eventuali accordi politici futuri. Un regolamento che garantisce la gestione solo per “un anno o al massimo un altro”. In pratica, un “pinco pallino” qualunque, dopo aver pagato un fitto ed aver apportato accorgimenti/miglioramenti (a sue spese) rischia di ritrovarsi il “benservito” solo dopo due anni, non avendo quindi neanche il tempo materiale di recuperare il denaro investito. Senza dimenticare, in caso di danni, il “consiglio” di affidarsi a ditte amiche”, altrimenti anche la manutenzione ordinaria e straordinaria resterebbe a sue spese. Ma torniamo un attimo sulla “zona bocciodromo”.
Come scritto in precedenza, in maniera totalmente occulta e contro ogni forma di legalità, le chiavi di questa “zona” sono state affidate “in amicizia” a personaggi politici con l’unico scopo di “coccolarsi” i voti di chi pratica questo sport (per lo più pensionati). E’ praticamente una “zona off limits”, una “zona” che gli assessori comunali (durante i nostri incontri) ci hanno più volte invitato a lasciare stare, nonostante anche loro fossero a conoscenza della situazione. Da non dimenticare che mentre i cittadini “normali” per accedere alla struttura “Sporting Club” devono seguire GIUSTAMENTE regolamenti e leggi, ci sono addirittura cittadini (amici/familiari di politici) che sono in possesso delle chiavi della struttura e la utilizzano (spogliatoi compresi) quotidianamente per allenarsi in maniera totalmente gratuita ed a spese della comunità.
Ci preme sottolineare per l’ennesima volta che tutto questo e a conoscenza di TUTTA la classe politica (maggioranza ed opposizione). Quindi mentre il resto della popolazione continua a credere nella favoletta che lo “stadio” o qualsiasi altra struttura sportiva non può essere costruita nello “Sporting Club” perché e vicino all’ospedale o perché non ci sono fondi o per altri mille motivi, l’unico motivo reale e quello che da anni è “tutto bloccato” per un ostruzionismo delle istituzioni interessi personali e nepotismo.
“Comunale”: Già andrebbe steso un velo pietoso quando in una città estesa come Nola, si decise di dover demolire un impianto sportivo (all’epoca uno dei più invidiati d’Italia) per costruirci un “Museo”, quando poi si potevano tranquillamente individuare e valorizzare altre mille aree. Ma non contenti, i nostri politici si sono anche superati facendo ritrovare Nola senza stadio e senza museo: complimenti! La storia è questa : vennero stanziati circa 5 milioni di euro per la costruzione del “Museo” e di questi 5 milioni ne vennero usati solo 700.000 euro, dopo di che, i lavori (per motivi mai chiariti realmente) vennero interrotti e mai più ripresi. Oggi lo scheletro del “Museo” non può essere né demolito, né ripreso in quanto la Regione potrebbe richiedere la restituzione dei fondi stanziati anni fa e far partire un’indagine d’ufficio con relative denunce. Anche in questo caso, non bisogna né sottovalutare, né dimenticare che mentre alcuni fautori, di questa “grande idea”, hanno già subito la vendetta divina, altri sono ancora seduti sulle poltrone comunali senza aver mai subito processi.
Come scritto in precedenza, Nola è schiava delle stesse famiglie da oltre 50 anni, quindi, anche in questo caso, TUTTI sanno ma per comodo si girano dall’altra parte. Nonostante tutto, pure per il ripristino del “Comunale” trovata una soluzione e cioè quella che un privato si accollerebbe l’onere di ricoprire a spese proprie il debito con la Regione e riqualificare l’area del vecchio stadio, in cambio di una gestione affidata per diversi decenni. Come per lo “Sporting Club”, anche in questo caso di privati che si sono fatti avanti ce ne sono stati, anzi, ce ne sono. Ma sapete com’è andata a finire? Ai politici non conveniva questa soluzione perchè avrebbero rischiato di perdere futuri appalti e/ o accordi· di comodo o peggio ancora, nonostante venisse azzerato il debito, la Regione avrebbe potuto comunque iniziare a farsi due domande ed aprire un eventuale fascicolo. Quindi, come nel caso dello “Sporting C’ub”, mentre la popolazione crede ancora nelle favole che ci vengono raccontate, del tipo bilancio in rosso, demanio dello stato, reperti archeologici, ecc., i veri motivi sono questi e purtroppo sono sempre gli stessi.
In conclusione, il nostro passaggio con Voi lo abbiamo fatto, attendiamo una risposta su carta stampata prima dell’esito delle votazioni, poi dopo si vedrà. Adesso veramente siete al corrente delle vere problematiche e di tutto il letame che c’è sotto. Voi cari candidati avete una grande responsabilità. Questi personaggi sono il lato negativo di Nola. Sta a Voi decidere da che parte stare. Sta a Voi mettere fine a tutto questo. Il problema non è di chi recita, ma chi applaude.