Sono iniziati i lavori di restauro, consolidamento e adeguamento impiantistico della chiesa di Sant’Angelo in Palco di Nola, patrimonio culturale del FEC, di concerto con la Soprintendenza e il Provveditorato interregionale per la Campania con fondi PNRR-M1C3-I2.4 – Restauro patrimonio culturale del FEC.
La chiesa fa parte del complesso conventuale dei Frati Minori, situato nella parte alta della città di Nola, sulle pendici della collina di Cicala. Fondata tra il 1436 e il 1440 per volontà di Raimondo Orsini, la chiesa fu edificata nel 1445 e ristrutturata in stile barocco dopo il terremoto del 1631, con la realizzazione del pronao porticato, della monumentale scala d’accesso e lo spostamento dell’ingresso. L’edificio presenta una navata unica con cappelle laterali, abside rettangolare e un pronao affrescato con colonne in granito e capitelli di spoglio. Tra i manufatti di pregio: un crocifisso ligneo del XVIII secolo, un altare marmoreo intarsiato del XVII secolo e un pavimento in maioliche decorate secondo il gusto del XVI secolo.
Nel corso del Novecento la chiesa è stata interessata da alcuni lavori di restauro che hanno intaccato l’impronta antica, intervenendo sul prospetto della chiesa, sulla copertura, rifatta a capriate lignee a vista, sulle finestre, sostituite da monofore con infissi in legno e vetri legati a piombo. L’intervento attuale mira alla salvaguardia e valorizzazione del bene, alta testimonianza storico – architettonica della città di Nola, auspicando la riapertura al pubblico dell’antico luogo di culto.
credits photo Giovanni Genova
“L’avvio del cantiere rappresenta un momento cruciale per la tutela e la valorizzazione di un sito di straordinario valore storico e identitario. Restituire la chiesa di Sant’Angelo in Palco alla comunità di Nola significa restituire un pezzo della sua anima e della sua memoria“: dichiara Mariano Nuzzo, Soprintendente ABAP per l’area metropolitana di Napoli.
“La Chiesa di Sant’ Angelo in Palco proprietà del FEC vedrà nuova luce grazie ad un lavoro di sinergia tra l’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Nola che ha ricondotto attraverso un’attenta istruttoria la chiesa al patrimonio del Fondo Edifici di Culto nel 2021, essendo la stessa ritenuta impropriamente di proprietà comunale e la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Napoli – ha aggiunto Antonia Solpietro, direttrice dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Nola – Un grato grazie va al Soprintendente arch.Mariano Nuzzo, alla dott.ssa Marianna Merolle, alla dott.ssa Palma Recchia e in special modo all’arch. Filomena Russo Del Prete per l’impegno e la tenacia nel sostenere il progetto di restauro“.