E’ ormai la questione che tiene banco nelle ultime settimane, quella che ha spaccato letteralmente in due l’opinione pubblica ed ha fatto sì che il ministro degli Interni, Matteo Salvini, venisse indagato per 5 reati. Stiamo parlando, ovviamente, del “caso della Diciotti“. I migranti sbarcati saranno ospitati nelle strutture della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, e in alcuni stati europei (probabilmente Irlanda ed Albania). Un gruppo di migranti potrebbe essere ospitato anche da strutture nolane. La situazione, tuttavia, è in continuo divenire e per questo è utile fare chiarezza:
1. Prima di tutto, cosa è la CEI?
E’, per definizione, “l’assemblea permanente dei vescovi italiani ed esercita la propria attività nell’Assemblea Generale”. Ha un ruolo importante per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Città del Vaticano, in pratica quindi è un organismo della Chiesa. La CARITAS è, invece, l’organismo pastorale della CEI che ha il compito di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, opere di carità.
2. Quanti sono i migranti che verranno ospitati dalla CEI?
I migranti sono 100, le diocesi che hanno dato la disponibilità per l’ospitalità sarebbero più di 40. Questo vuol dire che, dopo le valutazioni e le scelte della CEI, ognuna di esse dovrebbe ospitare in media meno di 10 rifugiati. La Chiesa, bisogna sottolinearlo, ospita già migliaia di migranti (circa 26mila).
3. La Diocesi di Nola ospiterà migranti?
Fonti interne della Diocesi di Nola fanno sapere che il vescovo Marino ha dato l’ok per formalizzare la volontà e la disponibilità ad ospitare parte dei migranti. La CEI, tramite l’organismo nazionale della Caritas, ha quindi preso visione delle disponibilità offerte dalle diocesi italiane ed ora dovrà decidere in quali strutture della Caritas dovranno essere ospitati. La Diocesi di Nola, è bene sottolinearlo, ha a disposizione 150 parrocchie dispiegate in molti comuni su tutto il territorio. In definitiva, quindi, i migranti saranno ospitati a Nola se la Caritas riterrà di dare l’ok alla Diocesi nolana e se, a sua volta, quest’ultima deciderà, tra le tante parrocchie dei comuni del territorio, di ospitarli proprio in strutture della Caritas di Nola.
4. I migranti rappresenterebbero un problema per la città di Nola?
Ovviamente no, sia per Nola che per qualsiasi altro comune interessato. Dal punto di vista umano sembra inutile (il dubbio in questo periodo purtroppo è d’obbligo) sottolineare che ospitare persone che fuggono da guerre e torture non debba rappresentare un problema. Dal punto di vista economico, inoltre, l’operazione non grava sulle casse comunali in quanto dovrebbe essere sovvenzionata dalla CEI.
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