A Nola torna a tenere banco la questione dei permessi a costruire dopo che, solo pochi mesi fa, alcuni consiglieri avevano staccato la spina all’amministrazione Minieri tirando in ballo proprio la gestione edilizia del territorio. A riaccendere i fari questa volta è un’informativa della Polizia Locale ad opera del Maggiore Emiliano Nacar a conclusione di un’indagine.
La lunga informativa prende il via da lontano, citando un caso molto dibattuto in riferimento ad un immobile rustico nella frazione di Piazzolla, sottoposto inizialmente a sequestro nel 2006 e affrontato da diversi uffici tecnici e amministrazioni negli anni. La Polizia Locale, in questi mesi, partendo da questo caso ha elaborato un quadro che definisce criminale e che vedrebbe l’intestazione fittizia di immobili con il passaggio continuo con compratori di comodo e intermediari.
In questo quadro l’indagine tira in ballo anche l’amministrazione appena sciolta per sfiducia del Consiglio, con il coinvolgimento della segreteria comunale, dell’ufficio tecnico, dell’assessorato di settore, del sindaco, di alcuni consiglieri comunali, di almeno un membro della Polizia Locale stessa, di architetti e di aziende edili, tutti con un grado più o meno diretto di coinvolgimento e di responsabilità, sottolineando inoltre che alcuni soggetti gravitanti in questo circolo sembrano essere in odore di camorra. L’informativa è stata inviata alla Procura di Nola e, ad oggi, è tutto da considerarsi nell’orbita delle ipotesi di reato come da indagine. L’ex sindaco Gaetano Minieri, in un incontro elettorale di alcune ore fa, ha già fatto sapere che ritiene tutto “una macchina del fango” e risponderà per via legale alle accuse. Il maggiore Nacar è comandante della Polizia Locale di Marigliano ma, fino al mese di giugno, ha la delega anche per il corpo della Municipale di Nola. Nei primi mesi, assieme ai suoi uomini, ha già portato a compimento diversi sequestri nel territorio nolano.