Valorizzare i tratti distintivi della Festa dei Gigli di Nola come tradizione culturale espressione della comunità e promuovere l’arte antica della lavorazione della cartapesta per tramandarla alla nuove generazioni: parte il progetto SA.V.A.GE. del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli“. Giovedì 20 febbraio la presentazione dell’iniziativa che coinciderà con la partenza dei del ciclo di seminari, il primo dei quali sarà dedicato alle tecniche tradizionali della cartapesta, elemento principale della macchina da festa. L’appuntamento è per le 15 nel salone del museo storico archeologico di via Senatore Cocozza a Nola. Ad intervenire saranno il sindaco di Nola, Gaetano Minieri, il direttore del dipartimento di Architettura e disegno industriale della Vanvitelli, Luigi Maffei, ed il direttore del museo, Giacomo Franzese. Nella sala Ottaviano Augusto di via Vincenzo La Rocca prenderanno poi il via i seminari che si susseguiranno fino al prossimo 9 aprile e che saranno tenuti da esperti, artisti ed artigiani locali.
SA.V.A.GE. nasce dalla partecipazione del dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università Vanvitelli di Napoli all’avviso pubblico della Regione Campania per la “selezione di progetti operativi ed iniziative di studio, didattica o ricerca finalizzati a salvaguardare e valorizzare gli elementi caratterizzanti il patrimonio culturale immateriale della Campania, iscritti nelle liste del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco“. Il progetto punta a rafforzare proprio quegli aspetti che nel 2013 hanno favorito l’iscrizione della Festa dei Gigli di Nola con la Rete delle Grandi Macchine a spalla italiane nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale. Ad affiancare l’Università nella realizzazione delle attività ci saranno il Comune di Nola, la Fondazione Festa dei Gigli, la Rete delle Grandi Macchine a spalla italiane, il museo storico archeologico di Nola, l’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, la Fondazione ITS BACT, le associazioni MU.S.A e la Contea Nolana.