Telenovela finita: no alla musica techno il venerdì delle cene. La diatriba, che ha tenuto banco per quasi una settimana, è stata finalmente risolta dall’assessore alla Cultura del Comune di Nola, Cinzia Trinchese, che è ritornata sui suoi passi ed ha annullato l’evento, rinviandolo ad altra data.
Ma facciamo un passo indietro. La settimana scorsa viene diramato ufficialmente il variegato programma eventi per il tanto atteso Giugno Nolano. Tante le novità e tanti gli spettacoli in scaletta; un evento in particolare però balza agli onori della cronaca ed è proprio quello incasellato nella sera del venerdì delle cene. Una rapida parentesi per chi non conoscesse le tradizioni della Festa dei Gigli di Nola: il “venerdì delle cene” è un evento folkloristico previsto per il venerdì precedente alla ballata domenicale dei gigli, una serata di lunghissime “tavuliate” di commensali che cenano e ballano sulle note delle musiche dei gigli. L’evento porta sempre una grande affluenza e spesso ci sono stati problemi di ordine pubblico, ecco perchè il Comune negli scorsi anni ha predisposto severe misure di sicurezza che hanno anche limitato la capacità festive della serata. Tornando ai fatti in questione, nel programma eventi era prevista per la serata del venerdì un concerto di musica techno in Piazza Duomo, che avrebbe avuto inizio alle ore 23. Quest’ultima programmazione sin da subito negli scorsi giorni ha sollevato notevoli critiche e preoccupazioni, dal momento che infatti non erano ancora state espresse le misure di sicurezza per l’ordine pubblico (vista l’ulteriore affluenza di giovani prevista e il luogo strategico) e non era chiaro neanche l’orario di fine concerto, visto che sulla locandina dell’evento era riportato “until the end” (letteralmente “fino alla fine”). Le polemiche sviluppate sui social (post critici, commenti, sfottò, ma anche rassicurazioni) hanno diviso l’opinione pubblica: da una parte vi era chi voleva che venissero garantite le tradizioni nolane e rispettati i termini di sicurezza che avevano privato gli organizzatori delle cene di molta libertà artistica, sull’altro versante erano schierati i ragazzi che al grido dell’innovazione accettavano di buon grado l’evento; in mezzo, nel limbo vi erano tutte quelle persone che consideravano la problematica di portata minore rispetto ad altre di maggior urgenza. In ogni caso il web, seppur acceleratore di movimenti sociali, aveva sollevato un grosso fraintendimento: non la musica techno (che anche a Nola tra l’altro ha un ottimo sviluppo), bensì la sua collocazione spazio-temporale nel programma eventi aveva destato stupore e polemiche. Il polverone in rete si era trasformato in un vero e proprio impegno sociale nella giornata di ieri, quando alcuni cittadini si erano fatti promotori di un’istanza da consegnare in Comune; il documento aveva raccolto 350 firme in circa 14 ore (ne sarebbero bastate solo 50 ai fini burocratici).
Oggi, in questa soleggiata giornata di fine maggio in cui la città nolana conta le ore per accogliere il Giugno Nolano, l’assessore Trinchese ha comunicato sul proprio profilo Facebook il rinvio della serata: “Di comune accordo con i promotori, per la serata prevista in piazza venerdì 24, è stato stabilito di rinviare la stessa a data da destinarsi, lasciando la musica dei gigli unica protagonista”.
Una serata che si farà, come è giusto che sia per i promotori dell’evento, ma il tutto non avverrà nei giorni cruciali della festa, ovvero il weekend che abbraccia la ballata domenicale. Un dietrofront forse tardivo, visto che era stato inserito l’evento nel programma ufficiale già da diversi giorni, ma inevitabile. “Meglio tardi che mai”.
foto di Felicetta Guerriero