Giugno si avvicina, i nolani sanno bene che anche 7 mesi passano velocemente, più che per altri. Giugno è anche il mese dell’insediamento a Nola della nuova giunta targata Gaetano Minieri, che però è già alle prese con un vuoto di programmazione e di gestione in vista della prossima edizione della Festa dei Gigli. Vuoto sottolineato dalla stessa Fondazione Festa dei Gigli:
Il mese di Giugno, inesorabilmente, si avvicina: al momento non esiste alcun tipo di programmazione circa le iniziative promozionali da intraprendere nè la definizione di un budget economico di riferimento. A confermare il disinteresse nei confronti della Fondazione vi è ancora da registrare il mancato trasferimento dei contributi previsti ed impegnati, relativamente agli anni 2018 e 2019. A tal proposito va segnalato come diversi fornitori abbiano minacciato di voler intraprendere azioni legali.
Comune e Fondazione devono infatti far fronte alle dimissioni del presidente Lorenzo Vecchione e dei due membri del cda Santella e Santaniello:
Si registra ancora un grave e persistente silenzio sulla nomina dei tre componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione. Un vuoto di gestione che presta il fianco ad iniziative “parallele” su materie di competenza della Fondazione e che già sono ampiamente regolamentate.
La Fondazione, inoltre, nella nota stampa parla del problema delle fidejussioni bancarie non ancora presentate:
Si attendono le conseguenti determinazioni rispetto alla mancata consegna delle fideiussioni bancarie da parte di alcuni comitati, in dispregio di quanto prevede il regolamento vigente, che vicenda ha creato una discriminazione tra quanti hanno ottemperato correttamente alla norma e quanto non lo hanno fatto. Una situazione che rischia di alimentare tensioni in vista della prossima edizione della Festa.
Infine, chiarimenti vengono comunicati anche in riferimento ad alcuni ricorsi presentati da Maestri di Festa e Paranze:
È stato respinto il ricorso al Tar avverso alla revoca del Giglio del Calzolaio all’ ex assegnataria, Stefania Caccavale. Nel diniego alla richiesta della ricorrente, il Tribunale amministrativo ha sottolineato la centralità della figura del firmatario dando conforto, in questo modo, alla tesi sostenuta dalla Fondazione Festa dei Gigli. Intanto, la paranza Chiaravalle, che pure aveva adito al Tar per ricorrere contro la sanzione comminata dalla Fondazione, ha rinunciato all’ istanza di sospensione, rimandando l’ intera questione in sede di merito.