Di sera Nola si popola di ragazzi, i ristoranti si riempiono di famiglie, la musica risuona per le vie del centro; tuttavia alcuni luoghi sono teatro di situazioni molto meno accoglienti. Negli ultimi giorni la comunità nolana è stata scossa dalla vile aggressione di un branco di adolescenti ai danni di un senzatetto cecoslovacco, che ha riportato la rottura degli arti superiori ed inferiori, oltre ad un grave trauma cranico. La polizia sta indagando a fondo e l’ospedale è diventato un via vai di persone che stanno dando un contributo solidale allo sventurato senzatetto.
Eppure questa aggressione non sarebbe l’unica, è di sicuro la più eclatante ma i senzatetto a Nola stanno subendo soprusi ormai da mesi. Sono poche, davvero pochissime le denunce pervenute alle forze dell’ordine, che devono spesso indagare con pochissimi elementi. Persone molto vicine ai senzatetto, associazioni e cittadini che li aiutano senza sosta, notano spesso dei lividi sui loro corpi che non sono certo provocate da cadute. Negli ultimi mesi tantissimi senzatetto hanno subito soprusi e violenze, ma quasi nessuno di loro ha voluto sporgere denuncia, limitandosi a fornire ai volontari che li aiutano delle versioni poco credibili.
Lo stesso senzatetto cecoslovacco, pestato selvaggiamente alcuni giorni fa, quella notte sarebbe stato in compagnia di un altro clochard, che però è riuscito a divincolarsi dalle grinfie del branco. Assieme al senzatetto, che in realtà si chiama Vaslav, vi erano anche i suoi due più fedeli amici, due cani di nome Sacha e Opson, quest’ultimo purtroppo rimasto ucciso nella colluttazione.
E’ una situazione che è tristemente poco nota, la polizia riceve poche denunce e poche testimonianze, mentre il territorio vasto e l’alto numero di senzatetto rende difficile una vigilanza costante da parte delle forze dell’ordine e dei volontari. In questa situazione ognuno deve fare la sua parte, denunciare i soprusi ai danni di persone che vengono attaccate perchè sono indifesi, perchè non sono del posto, perchè non sono italiani, anche se un perchè in realtà non c’è, non ci sono motivazioni valide per aggressioni del genere. Quello di Vaslav è solo il caso più eclatante, ma non dobbiamo dimenticare che per sopruso si intende anche un’offesa gratuita ad un senzatetto, un calcione, uno schiaffo, qualsiasi cosa che leda la tranquillità e la salute di questi indifesi. Eppure Nola non è questa, a Nola esistono realtà e cittadini capaci di solidarietà fuori dal comune. C’è bisogno del contributo di tutti, chi vede o chi si intromette in queste aggressioni deve fornire tutto il materiale alle forze dell’ordine. Non si faccia sciacallaggio politico su queste situazioni e non si chiudano gli occhi di fronte a queste aggressioni.
di Nello Cassese