Nola sta per passare dalla fase di pre-dissesto a quella di dissesto. La neo amministrazione di Gaetano Minieri, con la delibera di giunta n. 00003/2019 del 30 luglio, ha ufficialmente attuato tutte le procedure per dichiarare il dissesto finanziario, comunicandolo al Consiglio Comunale. Nella delibera si legge che il Comune non è più in grado di assicurare il pareggio di bilancio in base al bilancio di previsione per via del contenzioso legale che ora ammonta a 36 milioni di euro circa (36.142.888 €). La nuova amministrazione, che si è insediata lo scorso giugno, prende quindi in eredità una situazione finanziaria che le precedenti squadre di governo hanno prodotto e/o non hanno saputo gestire e modificare.
COSA SUCCEDE ORA
In breve: la procedura di dissesto finanziario viene comunicata al Consiglio Comunale ed al Ministero degli Interni quando l’ente comunale non è più in grado di assicurare i servizi primari di gestione per via del buco nel bilancio. Il Ministero degli Interni dovrà designare una commissione straordinaria che aiuterà l’amministrazione ad intervenire sul debito pregresso. Le conseguenze saranno ovviamente politico – amministrative ma anche sociali. Le amministrazioni in dissesto non potranno contrarre mutui, dovranno collaborare con la Commissione Straordinaria in termini di bilancio e quindi avranno evidenti limiti di manovra; inevitabile a questo punto sembrerebbero anche gli aumenti alle imposte locali, che le amministrazioni potranno alzare fino al limite massimo consentito per legge. Per quanto riguarda i “colpevoli” del buco di bilancio che hanno portato l’amministrazione al pre-dissesto prima e al dissesto poi, se la Corte dei Conti accerterà le colpe ci saranno sospensioni dal ricoprire cariche pubbliche e a presentarsi a tornate elettorali anche per dieci anni. In Italia oltre 100 comuni hanno dovuto ricorrere all procedura di dissesto.