Un fulmine a ciel sereno. La Fondazione Festa dei Gigli di Nola non trova pace: il presidente Mario Cesarano si è dimesso. Cesariano ha riferito che lui e i membri del CDA in quota comunale, Carlo Fiumicino e Ida Dr Falco, hanno ricevuto l’invito del sindaco ad abbandonare le proprie cariche. Le dimissioni sono state accompagnate da una lettera lunga ai cittadini.
Care Nolane e cari Nolani, nel rispetto di tutti voi e degli impegni assunti, mi preme informarvi del come e del perché i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Festa dei Gigli in quota all’Amministrazione Comunale hanno accettato l’invito del sindaco a rassegnare le dimissioni. All’indomani dell’insediamento del neoeletto sindaco, dott. Carlo Buonauro, in occasione degli eventi organizzati dalla Fondazione Festa dei Gigli di Nola e da altre associazioni nell’ambito dell’iniziativa “Giugno Nolano” in cui ci si è ritrovati insieme, ho manifestato di volta in volta al sindaco la necessità di un incontro per presentargli doverosamente e ufficialmente il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, così come recentemente costituito, e illustrargli le condizioni in cui esso si ritrova ad operare dopo il lungo periodo di crisi.
Il sindaco ha gentilmente accolto la mia richiesta e ci siamo incontrati nel pomeriggio dello scorso 21 luglio presso il Palazzo Comunale. Al sindaco ho chiesto disponibilità a partecipare il prima possibile nella sua qualità di Presidente onorario della Fondazione a una seduta ufficiale del Consiglio di Amministrazione per prendere atto di alcune criticità interne allo stesso CdA e per illustrare quale ruolo e quale funzione egli intendesse riconoscere alla Fondazione.
La seduta ufficiale si è tenuta presso il Palazzo di Città nel pomeriggio dello scorso 27 luglio. Hanno partecipato tutti i membri del Consiglio di Amministrazione e il sindaco dott. Carlo Buonauro accompagnato dal dott. Paolino Napolitano. Dopo aver fatto le presentazioni ufficiali, il sindaco ha espresso la sua soddisfazione per quanto, pur tra numerose difficoltà, la Fondazione è riuscita a realizzare nel corso del mese di giugno, con particolare riferimento alla serata musicale del 28 in Piazza Duomo, che ha giudicato di alto livello artistico e culturale, approvandone l’organizzazione e lo svolgimento.
Alla richiesta su come il CdA intendesse proseguire nel raggiungimento delle finalità istituzionali della stessa Fondazione, in qualità di Presidente, a nome e per conto del CdA, ho chiesto di creare fin da subito un tavolo di lavoro congiunto, con la partecipazione del CdA e dell’Assessorato alla Cultura per gli aspetti relativi all’organizzazione e alla gestione dell’evento Festa a Nola, nella convinzione che la Fondazione non possa agire che su delega dell’Amministrazione Comunale e in sintonia con essa. Ho, quindi, illustrato i progetti, previamente discussi e approvati dal CdA, funzionali ad avviare un processo di internazionalizzazione della promozione della Festa dei Gigli di Nola, che per il suo alto valore culturale e antropologico ha meritato il sigillo UNESCO e può ambire a diventare motore di crescita socio-culturale ed economica per la città e per il suo territorio. Il sindaco ha espresso il suo pieno consenso e la sua ammirazione per le proposte progettuali presentate, riconoscendone l’alto valore scientifico-culturale e il potenziale nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi istituzionali della Fondazione.
Il sindaco ha, poi, chiesto chiarimenti in merito a notizie recapitategli riguardanti dissidi interni al CdA, nello specifico in merito al rapporto tra il consigliere Carlo Fiumicino e i restanti componenti del Consiglio. Sono stati rilevati alcuni comportamenti irrispettosi verso le procedure istituzionali da parte del consigliere Fiumicino, visto l’inopportuno conflitto di interessi emergente dal suo coinvolgimento con una delle associazioni culturali operanti sul territorio cittadino. Gli altri membri del CdA hanno denunciato i disagi che l’atteggiamento divisivo del consigliere Fiumicino ha creato alla Fondazione fin dall’insediamento dei nuovi membri, con attacchi di natura personali, non dissimili da quelli che avevano impedito il prosieguo del mandato del precedente CdA. Hanno evidenziato, altresì, la necessità di poter operare in un clima di serenità e di collaborazione condivise all’unanimità e nel pieno reciproco rispetto.
Preso atto di quanto emerso, il sindaco ha prospettato l’opportunità di ricomporre un nuovo CdA a seguito delle possibili dimissioni dei consiglieri in quota all’Amministrazione Comunale. Ha, quindi, evidenziato la legittima necessità che il CdA debba essere espressione dell’Amministrazione in carica ovvero della maggioranza di governo e, di conseguenza, ha chiesto ai consiglieri in quota all’Amministrazione la disponibilità a dimettersi non rispondendo essi a tali requisiti.
La consigliera De Falco ed io, nominati da un commissario prefettizio, abbiamo assunto le nostre cariche con l’unico scopo di dare un contributo alla Fondazione e alla città con la nostra esperienza professionale, la stessa che ci consente da anni di ottenere risultati eccellenti nell’esercizio delle nostre professioni, in Italia e nel mondo. Siamo stati orgogliosi di ricevere dal sindaco i complimenti per quanto il CdA ha realizzato a giugno e per il programma presentato per il futuro, in riconoscimento del contributo di alto profilo portato alla Fondazione, ma, convinti che la Fondazione non possa operare con successo senza il pieno supporto dell’Amministrazione. Consapevoli che non avremmo goduto delle favorevoli condizioni indispensabili a operare secondo la nostra etica professionale, nel rispetto della nostra onestà e della nostra dignità intellettuale, abbiamo scelto di rassegnare le dimissioni. Con i migliori auguri alla Fondazione che verrà e alla città.