Il 28 dicembre scorso si è svolto un incontro programmato con la società ISC (Interporto Servizi Cargo) di Nola, per le procedure di raffreddamento a seguito del mancato accordo con un altro operatore intermodale, che avrebbe garantito il futuro dell’azienda. A comunicarlo è stato il sindacato ORSA: “Vogliamo ricordare che l’azienda ISC garantisce servizi di trasporto merci dall’Interporto di Nola a diverse regioni italiane, numerosissime corse treno e che occupa circa 130 lavoratori.
La dirigenza di ISC, in apertura del confronto, ha confermato le difficoltà economico – finanziare in cui versa la società e ha dichiarato la sospensione dell’attività dal 1 gennaio 2023“.
I Sindacati FILT CGIL, FIT CISL e ORSA Trasporti hanno sollevato i propri timori rispetto alla ricollocazione del personale di ISC e una forte preoccupazione per lo stop di una infrastruttura centrale per il Mezzogiorno. “La sospensione dell’attività può comportare un danno economico per il TIN terminal intermodale – dicono – e anche per altre società che insistono nel sito del CIS di Nola e quindi, ulteriori crisi aziendali. Dopo una lunga discussione, le parti hanno convenuto di attivare un tavolo permanente di confronto con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e della Regione Campania per trovare soluzioni immediate per la ricollocazione del personale e garantire una continuità delle attività all’interno dell’interporto di Nola“. Le parti si incontreranno il 2 gennaio per continuare il confronto.