Il maltempo che ha colpito Nola ha fatto riaffiorare vecchi dubbi e vecchi deficit e in città si è aperto subito il dibattito. A prendere la parola è stato il consigliere di opposizione Vincenzo Iovino: “Il nostro Comune ha ricevuto dal Ministero un milione di euro nel 2021 per gli interventi di messa in sicurezza e sistemazione idrogeologica nell’area Cimitero. Nell’alveo antistante sono stati effettuati due interventi di somma urgenza. Il primo ad inizio agosto, per un costo di 25mila euro, ed il secondo alcuni giorni fa per il quale si attende la pubblicazione della determinazione di approvazione. Il 25 novembre 2021 è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza, il 26 dello stesso mese è stata emessa la determinazione a contrarre, il 29 è stato pubblicato il bando di gare e il 24 giugno del 2022 è stata emessa la determina di aggiudicazione. I lavori, tuttavia, non hanno ancora avuto inizio ma nel frattempo sono stati effettuati due interventi di somma urgenza con costi a carico del bilancio comunale. Dal cronoprogramma si evidenzia che i lavori avrebbero dovuto avere inizio il 31 gennaio 2022 e terminare il 18 agosto dello stesso anno. Intanto i cittadini di via Cimitero vivono in una condizione di disagio e preoccupazione. Attualmente questi sono i fatti, bisogna fare chiarezza“.
Sulla questione è intervenuto il vicesindaco e assessore all’Ambiente Giuseppe Tudisco. Citato da Videonola, infatti, ha chiarito che lo stop dei lavori del progetto, nato durante l’amministrazione Minieri, è da attribuirsi all’importante rallentamento provocato dalla caduta proprio dell’amministrazione Minieri. L’attuale amministrazione sarebbe già al lavoro per partire con i lavori programmati per il mese di ottobre, con il primo step previsto per Cimitero e Centro Storico, per poi proseguire con la collina di Cicala e la periferia Pizzone.
Sul problema degli alvei, inoltre, si era espresso anche il sindaco Carlo Buonauro all’indomani proprio della recente bomba d’acqua che aveva colpito la città di Nola: “Ci siamo prontamente attivati preoccupandoci della tenuta degli alvei per i quali le esondazioni hanno interessato come sempre i soliti punti, portando a valle nelle nostre strade e campi ogni sorta di detriti, fango e rifiuti. Nola, trovandosi a valle del reticolo idrografico, paga un prezzo altissimo per la mancata manutenzione, sia per i danni fisici e le condizioni di pericolo che si generano ad ogni evento atmosferico avverso, ma anche per il peso economico nel dover sopperire alle spese di smaltimento dei residui, poichè la normativa prevede che, benché gli alvei non siano di competenza dei comuni, i rifiuti vengano smaltiti a spese del comune in cui ricadono. Ciononostante, abbiamo predisposto l’intervento delle nostre squadre, riuscendo ad eliminare con escavatori e scarrabili le parti occluse degli alvei. Attualmente, siamo riusciti a gestire al meglio la criticità“.