Prima le proteste, poi le polemiche, ora anche un comitato per chiedere un referendum per eliminare il Green Pass. E’ quanto chiesto da un comitato che afferma di volere che “il popolo si faccia garante della Costituzione“. I promotori sono Olga Milanese, Luca Marini, Paolo Sceusa, Maddalena Loy, Valeria Ballarati, Maria Rosa Verardi, Francesco Servadio, Federico Servadio, Antonio Cavallo, Federico Blandi, Ilaria Zellini, Julieta Quintero e Marco Benincasa.
Sul sito si legge che il comitato è formato da “comuni cittadini e studenti universitari. Il referendum abrogativo delle disposizioni legislative in materia di Green Pass, infatti, è il primo referendum ideato, organizzato e promosso da studenti universitari e da comuni cittadini, sulla base di risorse intellettuali, culturali, professionali e finanziarie offerte dai promotori stessi e dalla società civile“. L’impegno dei promotori è supportato da un Comitato organizzativo e da un Comitato di Garanti.
“I cittadini italiani hanno gradualmente preso coscienza del fatto che il Green Pass costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione repubblicana – afferma il comitato – Il Green Pass, infatti, esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Il Green Pass, inoltre, spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”.
Il comitato, in ogni caso, ha chiarito che se si raccogliessero le firme necessarie per indire il referendum, e se in sede referendaria prevalessero i voti contrari all’abrogazione delle norme sul Green Pass, l’unica conseguenza giuridica sarebbe quella di non poter proporre un altro referendum abrogativo per il periodo di tempo indicato. “Ma, a norma di legge, al voto referendario non si potrà andare prima della primavera del 2022 e, per allora, i cittadini italiani avranno avuto conferma del comportamento del Governo e potranno decidere dati alla mano – chiarisce il Comitato – Se il Green Pass non ci sarà più, non ci sarà più bisogno del referendum“.