L’autista di un bus dell’Eav della tratta Lauro-Nola è stato aggredito mentre era in servizio. L’uomo, anch’egli residente nel Vallo di Lauro, è stato minacciato e picchiato venendo anche colpito con la punta dell’ombrello in volto. I fatti si sono verificati all’altezza di Liveri, il 45enne è scappato ma poi è stato subito rintracciato, identificato e denunciato per percosse dagli uomini del Commissariato di Polizia di Lauro.
Saviano: luminarie natalizie solo per le vittime della famiglia Zotto
È un Natale diverso quello che vivrà Saviano e la sua comunità, ancora scossa dagli eventi, tragici, di appena tre mesi fa e che non lasciano spazio oggi a festeggiamenti. “Pochi simboli illumineranno Piazza XI Agosto 1867 e la Villa Comunale, luoghi dei bambini ai quali abbiamo il dovere di non togliere la magia del Natale e la speranza di un futuro di serenità“: dice il Sindaco Vincenzo Simonelli. La comunità è infatti ancora scossa per la tragedia del 22 settembre e nella quale hanno perso la vita quattro persone, due dei quali bambini.
“Sono certo, e con me ciascuno di voi, che l’unica luce che ci piacerà vedere in questi giorni sarà quella di quattro stelle che brillano in cielo ad illuminare il cammino dei propri cari – afferma il primo cittadino Vincenzo Simonelli – sarà un Natale di solidarietà nel ricordo di chi non c’è più, dedicato all’abbraccio e al calore di chi non dovrà mai sentirsi solo“. Non sono mancate in questi tre mesi manifestazioni di solidarietà, vicinanza e sostegno dalla cittadinanza, dall’amministrazione comunale e da altre istituzioni, alla famiglia di Antonio Zotto che nel crollo della palazzina ha perso la moglie, due figli e la mamma. Il conto corrente dedicato per donazioni è stato chiuso proprio nella giornata di venerdì 13 dicembre.
Ancora una tragedia ha colpito la comunità di Tufino dopo il decesso per un incidente stradale di Altair Iannicelli. Nella notte una bimba di soli 4 anni è morta in casa. Secondo quanto ricostruito, la bambina sarebbe morta sul colpo dopo essere caduta da una scala a chiocciola in casa. Intervenuti i carabinieri della Sezione Radiomobile di Nola e personale del 118, per la bimba però non c’è stato nulla da fare.
Commosso il messaggio di commiato dell’amministrazione comunale: “Ancora dolore per la nostra comunità scossa per la perdita della piccola Alessandra avvenuta tragicamente nella notte. Confidiamo nell’operato delle autorità competenti per far luce su quanto accaduto rendendoci disponibili ad ogni eventuale azione da intraprendere. Riposa in Pace piccolo angelo“.
Come investire 100000 euro: strategie e consigli per far crescere il tuo capitale
Investire una somma importante, come 100000 euro, rappresenta un’opportunità unica per costruire un futuro finanziariamente stabile. Tuttavia, è essenziale pianificare con attenzione e adottare una strategia diversificata per massimizzare i rendimenti e minimizzare i rischi. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori opzioni per investire 100000 euro in modo consapevole e strategico.
Perché è importante pianificare un investimento di grandi dimensioni?
Quando si tratta di investire una somma significativa, è fondamentale avere un piano chiaro. Una gestione non oculata potrebbe portare a perdite o a opportunità mancate. Pianificare un investimento significa:
- Definire obiettivi finanziari chiari;
- Valutare il proprio orizzonte temporale;
- Considerare il livello di rischio che si è disposti a tollerare;
- Diversificare per proteggere il capitale.
Le migliori strategie per investire 100000 euro
Diversificazione del portafoglio
- Investire tutto in un unico strumento finanziario può essere rischioso. Suddividi il capitale tra diverse classi di asset, come azioni, obbligazioni, fondi comuni e ETF. La diversificazione riduce il rischio complessivo e aumenta le possibilità di rendimento.
Investimenti immobiliari
- L’acquisto di un immobile da affittare può essere una scelta interessante per generare un reddito passivo stabile. Valuta attentamente il mercato immobiliare e scegli una zona con buone prospettive di crescita.
Fondi indicizzati ed ETF
- I fondi indicizzati e gli ETF sono strumenti finanziari efficienti per investire in un’ampia gamma di mercati con costi contenuti. Sono ideali per chi cerca una gestione passiva del portafoglio.
Investimenti a basso rischio
- Se preferisci un approccio più prudente, considera strumenti a basso rischio come obbligazioni governative, conti deposito o polizze di investimento garantite. Questi strumenti offrono rendimenti più contenuti, ma proteggono il capitale.
Formazione e consulenza finanziaria
- Investire in conoscenze finanziarie o affidarsi a un consulente indipendente può aiutarti a prendere decisioni più consapevoli e strategiche.
Vuoi saperne di più?
Se desideri approfondire le migliori strategie per gestire e far crescere i tuoi risparmi, ti consigliamo di leggere questa guida completa su come investire 100000 euro. Troverai consigli utili per pianificare i tuoi investimenti e raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
Conclusione
Investire una somma importante come 100000 euro richiede pianificazione, conoscenza e una strategia ben definita. Diversifica il tuo portafoglio, valuta attentamente i rischi e affidati a fonti affidabili per prendere decisioni informate. Con un approccio consapevole, puoi far crescere il tuo capitale e costruire un futuro finanziariamente solido.
Antonio Governucci è diventato ufficialmente il nuovo Direttore Generale del Nola 1925. Dirigente sportivo di lungo corso, è tra i più esperti e conosciuti del panorama calcistico, con esperienze di rilievo in Campania, nel Sud Italia, ma anche all’estero, sia tra i Dilettanti che tra i professionisti. In queste ore, il dirigente 43enne originario di Napoli, è entrato a far parte ufficialmente dell’organigramma della società guidata dal patron Giuseppe Langella. Tanti i successi raggiunti da dirigente sportivo, sia in patria che all’estero. Tra i tanti, si ricordano gli anni al Gladiator in cui la compagine mariana arrivò ad essere in alcuni momenti la squadra meno battuta d’Europa. Ancora, di rilievo furono gli anni al San Severo, con il quale arrivò a rivaleggiare con le big del calcio pugliese. Storici, poi, i tre campionati con la Turris con i quali la squadra corallina tornò ad essere una protagonista del calcio campano, prima dilettantistico e poi nazionale. Una carriera di livello, senza dimenticare però gli anni all’estero, in particolare a Malta dove, da dirigente dell’Hamrun Spartans, sfioró la qualificazione in Europa e poi vinse lo scudetto. Un profilo di spessore per un progetto, come quello del Nola, che punta in alto.
“Sono orgoglioso di essere stato scelto come Direttore Generale di una società solida e che ha scritto pagine importanti del panorama calcistico campano – ha dichiarato il direttore Governucci – Siamo nell’anno del Centenario e cercheremo di regalare ai tifosi un sogno. Conosco bene Nola, sono in una città che vive di Gigli, di calcio ed ha un’enorme fede in San Paolino. Ringrazio, in primis, il presidente che mi ha voluto fortemente. Cercherò, con la mia esperienza, di dare quel quid in più ad una squadra già forte e che è in lotta per due obiettivi importanti“.
Nola: il mercato va verso il Vulcano Buono, arriva l’atto di indirizzo
Il mercato rionale di Nola si farà, con ogni probabilità, nel Vulcano Buono. La zona del noto centro commerciale si è rivelata l’unica adatta, in termini di condizioni igieniche, strutturali ed economiche, a poter ospitare il mercato nolano, ormai fermo dal giugno scorso. Scartate le opzioni di Piazza d’Armi (dove insiste il cantiere per la riqualificazione) e dell’ex mercato ortofrutticolo (troppi i costi e i tempi di ammodernamento). Ragion per cui, con l’atto n. 1 il Commissario Maria Lucia Trezza ha firmato ufficiale atto d’indirizzo agli organi amministrativi per riorganizzare il mercato nella zona esterna del Vulcano. Approvato, inoltre, l’elenco degli operatori mercatali autorizzati: ad oggi ne risultano 260, di cui almeno 218 di genere non alimentari. Confermata, infine, la giornata del mercoledì ma è ancora difficile prevedere la riapertura entro Natale, mentre risulta più plausibile che la prima seduta si svolga nelle settimane iniziali di gennaio 2025.
Pomigliano d’Arco: istituita una commissione di accesso in Comune
A Pomigliano d’Arco è stata disposta la Commissione di accesso agli atti per il Comune. Il provvedimento è stato ordinato dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ed avrà durata di 3 mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori 3 mesi. Sotto l’occhio delle autorità possibili ed eventuali infiltrazioni camorristiche all’interno delle attività dell’amministrazione. Inizialmente era stato Fanpage, con un’inchiesta, ad accendere i fari parlando del licenziamento del comandante della Polizia Municipale, Luigi Maiello, che si stava occupando di indagini in contrasto alla criminalità organizzata. Successivamente anche il deputato Francesco Borrelli si era interessato chiedendo un intervento diretto del ministro Piantedosi che, nella mattinata dell’11 dicembre, è arrivato. Contrariato il sindaco Lello Russo che afferma a chiare lettere che a Pomigliano “la camorra è estinta” e che non c’è paura dell’ispezione della commissione perchè si appurerà la “bontà delle attività amministrative”.
Altro colpo di mercato del Direttore Sportivo Ciro Raimondo che, dopo Cavallini, puntella ulteriormente la difesa del Nola. Alla corte di mister Zeman arriva Davide Mansi. Classe 1996, difensore centrale di 186 cm, una carriera di livello per l’ormai ex Costa d’Amalfi. Cresciuto nel Chievo e nelle giovanili del Novara, Mansi ha infatti vestito, tra le tante, le maglie di Paganese, Mosta e Qormi a Malta, Gladiator, Nocerina, Cavese, Polisportiva Santa Maria, Sorrento. Un acquisto di spessore per una rosa che è impegnata in due competizioni importanti e che punta a non fermare il suo cammino di successo.
Bimbo rischia di soffocare in una pizzeria del Napoletano: salvato dai carabinieri
La strada è ancora chiazzata dalla pioggia del mattino. Tra i sanpietrini, il grigio dei palazzi riflessi nelle pozze d’acqua. Qualche auto passa troppo in fretta e cancella quello specchio. I passanti spostano velocemente lo sguardo per calcolare la traiettoria che separa i loro pantaloni da quella scarica di fango. Sono le 14.30 in corso Resina ad Ercolano. Il clima è fresco, col sole prossimo a riprendere la curva di discesa e il termometro che oscilla tra i 9 e i 10 gradi.
Il cancello della tenenza dei Carabinieri di Ercolano si apre lentamente. Il maresciallo donna ha appena acceso motore e fari della sua auto. Il turno è finito e si prospetta finalmente un giorno di riposo. Attende la sfilata del cancello tamburellando sul volante. Dallo specchietto interno un’occhiata all’uniforme da portare in lavanderia. Qualche foglia si è poggiata sui tergicristalli, meglio rimuoverla. Esce dall’abitacolo ed è in quel momento che sente urlare. La voce arriva da una pizzeria sul marciapiede opposto. Conosce quell’uomo e conosce il suo piccolo di due anni. Il primo ha il volto straziato dal dolore, il bimbo ha il viso viola. Sta soffocando. Ha gli occhi socchiusi, le braccia penzoloni. Il maresciallo, l’auto ancora accesa e una foglia ingiallita appiccicata sulle mani, corre verso di loro.
Una scena terribile, una Pietà scolpita su carne e ossa. Il papà chiede aiuto. Altri parenti affollano la strada. I curiosi aumentano e c’è chi allunga il collo dalle auto per capire cosa stia accadendo. Non è ancora chiaro. E’ tutto così veloce. Il maresciallo prende il bambino in braccio. Qualcuno le dice che non respira. Inizia a praticargli la manovra di Heimlich, pensando che avesse qualcosa ad ostruirgli la gola. Nulla. Nessun segnale. Chiede agli altri presenti di chiamare il 118 e intanto continua. Passano minuti interminabili, dell’ambulanza nessuna traccia.
Torna correndo in caserma, chiede aiuto ad un altro maresciallo che aveva appena montato. Anche lui tenta la manovra di soccorso ma quello che il bimbo rigetta è solo bolo e muco. Qualcuno parla di febbre, di un antipiretico appena assunto. L’adrenalina accelera il pensiero e intanto la sirena dell’ambulanza non si sente. Così i due sottufficiali decidono di saltare nell’auto del maresciallo. Alle foglie penseranno dopo. Gli pneumatici stridono e parte una corsa forsennata, con padre e figlio sui sedili posteriori. “Aiutatemi vi prego”, ripete.
Il cambio non vedrà marce più alte della terza e i circa 5 chilometri fino all’ospedale Maresca di Torre del Greco saranno coperti in poco più di 3 minuti. Senza sirena, senza lampeggianti. Col maresciallo lato passeggero ad urlare dal finestrino per spianare la strada alla collega col piede pigiato sull’acceleratore e le braccia tese. Il navigatore ricalcola il percorso come un nastro, confuso per quella previsione sballata che ipotizzava un viaggio di oltre 10 minuti.
Il pronto soccorso è in vista. Il piccolo è ancora incosciente ma finirà immediatamente nelle braccia dei medici. Pare si tratti di una reazione allergica, così lo spostano al Santobono, in ambulanza. Saranno ore di angoscia ma trascorreranno in fretta. Il bimbo si è salvato. I soccorsi sono stati tempestivi e sta bene. Di quel pomeriggio resteranno solo la gioia di rivedere il sollievo di una famiglia e quella frase che vale più di una medaglia: “Siete degli angeli”.