Francesco Farina non sarà più l’allenatore del Nola 1925. Con una nota è stata comunicata la rescissione consensuale:

L’SS Nola 1925 comunica ufficialmente che nella mattinata odierna è stato raggiunto un accordo di rescissione consensuale del rapporto lavorativo con l’allenatore della prima squadra mister Francesco Farina. Dopo un lungo incontro, il preside Giuseppe Langella, con molto rammarico, ha deciso di condividere con il mister la soluzione per l’interruzione del rapporto lavorativo. Al mister i ringraziamenti per il lavoro fatto fino ad ora e sinceri auguri per il futuro professionale. La società si riserva il tempo necessario per comunicare la scelta riguardo il sostituto che guiderà il Nola nella seconda importante parte di stagione in coppa e campionato.

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Il Botafogo è campione della CONMEBOL Libertadores per la prima volta nella sua storia. La squadra di Rio de Janeiro ha vinto 3-1 contro l’Atlético Mineiro, nonostante abbia giocato con un uomo in meno per tutta la partita: un giocatore è stato espulso a 30 secondi dall’inizio. Luiz Henrique, Alex Telles e Junior Santos hanno segnato per il Botafogo che, alla sua prima finale, ha conquistato il titolo. Il Botafogo, inoltre, è la prima squadra a passare in vantaggio e a vincere una finale della CONMEBOL Libertadores con un numero di giocatori in campo inferiore a quello degli avversari. Le altre squadre che hanno vinto partite decisive con più giocatori espulsi rispetto agli avversari hanno infatti segnato i loro gol prima dei cartellini. Gregore (Botafogo) ha commesso il fallo che ha portato alla sua espulsione nel primo minuto di gioco: il cartellino rosso più precoce nella storia delle finali di CONMEBOL Libertadores, superando quelli di Rubén Suñé (Boca Juniors) e Roberto Paredes (Olimpia) al secondo minuto nel 1979.

Il Botafogo è la 27ª squadra campione della CONMEBOL Libertadores, la 12ª in Brasile (dietro solo all’Argentina con 25). Si tratta di un record di sei titoli Libertadores consecutivi per i club brasiliani, una striscia iniziata nel 2019 quando il formato delle finali è stato cambiato in una partita unica. I tre allenatori portoghesi che hanno raggiunto la finale della CONMEBOL Libertadores sono stati campioni: Jorge Jesus (2019 con il Flamengo) e Abel Ferreira (2020 e 2021 con il Palmeiras) e Artur Jorge (2024 con il Botafogo). Altro record, infine, anche per il risultato parziale: è stata la prima volta che una squadra è andata all’intervallo di una finale di CONMEBOL Libertadores con due gol di vantaggio

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Il Castel Volturno ferma il Nola nella gara della domenica mattina. Mister Farina rilancia il ristabilito Vitolo in difesa e ritrova Dentice disponibile per la panchina, ritrova posto Cacciatore a difesa e viene confermato Angarelli tra i pali ma resta ai box Caccavallo. Il Castel Volturno ha un inizio arrembante ma il Nola tiene il campo senza particolari problemi. Al 22′ occasionissima per il Nola: Melillo allarga per Dell’Orfanello che serve l’assist a Pozzebon sul secondo palo, il numero 9 nolano stoppa di petto e tira al volo ma la sfera va fuori. L’azione però è solo il preludio al vantaggio del Nola che arriva puntuale al 27′: palla sulla trequarti per Biason, il capitano nolano pennella un assist perfetto in area per Varsi che deve solo spingere di testa in rete. Il Nola va poi vicino al raddoppio al 36′ ancora con Pozzebon: disimpegno errato della difesa locale, l’attaccante nolano si avventa sulla palla in corsa verso il portiere Oliva ma la palla non va oltre l’opposizione dell’estremo difensore del Castel Volturno. Nella seconda frazione di gara il Castel Volturno parte forte e al minuto 53′ trova il pari con Avolio, abile a spingere in rete una palla vagante respinta dal palo. Al 64′ il contro sorpasso del Nola: palla filtrante per Mellilo, il centrocampista argentino si libera del suo avversario in bello stile e trafigge Senatore di sinistro. Al 71′ azione fotocopia del gol ma sul versante sinistro con Dell’Orfanello che serve ancora in area Melillo che tuttavia dopo il dribbling fa partire una conclusione troppo debole. Il Nola va poi ancora vicino al gol al 76′ con Filosa che si ritrova la palla della terza rete in area piccola ma Senatore è bravo a chiudere lo specchio in uscita. I bianconeri non la chiudono e subiscono il pari a 5′ dalla fine con Orefice abile a sfruttare un brutto disimpegno della retroguardia nolana. In pieno recupero il Nola ha l’occasione per vincerla con Dell’Orfanello ma Senatore neutralizza di piede il colpo di testa dell’esterno brasiliano.

DICHIARAZIONI

“Dispiaciuti e delusi certamente per questo risultato – ha dichiarato mister Francesco Farina – Rispetto il nostro avversario ma gare del genere non le dobbiamo perdere. Ancora una volta abbiamo sprecato troppe occasioni e abbiamo subito le pochissime occasioni concesse. Credo che dovremo intervenire sul mercato, ne discuterò con la società. Ci vuole una svolta. Restiamo, in ogni caso, ancora in corsa per ogni competizione e non cambiano i nostri obiettivi “.

IL TABELLINO

Reti: Varsi 27′ (N), Avolio 53′ (C), Melillo 64′ (N), Orefice 86′ (C).
Castel Volturno: Oliva (46′ Senatore), Mignogna (46′ Fevola), Avolio, Boiano (82′ Minicone), Iovinella, Terracciano (82′ Scalzone), Langellotto, Prevete, Orefice, Signorelli, Sannino (69′ Tanchyn). A disposizione: Francese, Piccolo, Crimaldi, Calvino. Allenatore: Ciro Muro.
Nola 1925: Angarelli, Cacciatore (58′ Carorpeso), Vitolo, Cassandro, Dell’Orfanello, Biason, Cozzolino, Melillo, Varsi (41′ Costanzo sostituto poi al 61′ da Castagna), Filosa (77′ Pepe), Pozzebon. A disposizione: Pellino, Dentice, De Luca, Papa, Liccardi. Allenatore: Francesco Farina.
Arbitro: Lazzara di Barcellona Pozzo di Gotto (assistenti Capasso di Ercolano e Borriello di Torre del Greco).
Note: ammoniti Terracciano e Boiano per il Castel Volturno; ammonito Dell’Orfanello per il Nola.

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La cybersecurity è diventata una priorità assoluta per le aziende moderne, indipendentemente dalla loro dimensione o dal settore in cui operano. In un’epoca in cui la tecnologia è il fulcro di gran parte delle attività commerciali, la protezione dei dati aziendali e delle informazioni sensibili è cruciale per garantire la continuità operativa e preservare la fiducia dei clienti. Le minacce informatiche sono in costante aumento, con attacchi sempre più sofisticati che possono provocare gravi danni economici, reputazionali e operativi.

La prima ragione per cui la cybersecurity è oggi reputata indispensabile riguarda la crescita esponenziale delle minacce informatiche. Negli ultimi anni il numero è aumentato in maniera costante e nella stragrande maggioranza dei casi (circa l’80%) le principali vittime sono le PMI. Attacchi come phishing, malware, ransomware e data breach sono diventati estremamente comuni e rappresentano un rischio elevato per le aziende di qualsiasi dimensione.

Uno degli aspetti principali che riguardano la cybersecurity e la sua fondamentale funzione è la protezione dei dati sensibili, che includono informazioni personali dei clienti, dati finanziari, segreti aziendali e proprietà intellettuale. La perdita o la compromissione di tali informazioni può avere conseguenze devastanti, sia sul piano legale che reputazionale. Un altro motivo per cui la cybersecurity è cruciale per le aziende riguarda la continuità operativa. Gli attacchi informatici possono interrompere le operazioni aziendali, causando downtime (tempi di inattività) che si traducono in perdite economiche significative.

Pur essendo considerato un bene intangibile, la reputazione è estremamente preziosa per le aziende e una perdita di credibilità sotto questo aspetto porta inevitabilmente a gravi danni di natura economica. Un attacco informatico che comporta la perdita di dati sensibili può danneggiare gravemente la fiducia che i clienti ripongono nell’azienda.

Un investimento maggiore sulla cybersecurity dovrebbe essere cruciale anche in ottica dell’aumento costante del lavoro da remoto. I dipendenti che lavorano da casa utilizzano spesso reti meno sicure rispetto a quelle aziendali. Per questo motivo, le aziende devono investire in VPN sicure, software di crittografia, firewall avanzati e formazione per i dipendenti, affinché adottino pratiche di sicurezza adeguate anche da remoto. Proteggere le reti aziendali e quelle domestiche è essenziale per evitare intrusioni e garantire la sicurezza delle informazioni aziendali.

Uno degli aspetti più critici legati alla cybersecurity è la formazione dei dipendenti. Molti attacchi informatici, come il phishing, sfruttano l’ingenuità o la disattenzione delle persone. I dipendenti sono spesso il primo punto di difesa contro le minacce informatiche, e una formazione inadeguata può aumentare significativamente il rischio di attacchi.

È chiaro però che all’interno di una realtà aziendale piuttosto grande debbano esserci necessariamente figure in grado di occuparsi esclusivamente dei sistemi informatici. In questo caso la formazione universitaria può essere varia, anche se l’informatica deve necessariamente essere presente. Uno studio accademico di giurisprudenza d’impresa si focalizza tutti gli aspetti che riguardano il diritto all’interno di un’azienda e offre buone conoscenze anche in ambito informatico, ma un’alternativa può essere senza dubbio il corso triennale di informatica, presente tanto nelle università tradizionali quanto in quelle digitali come Unicusano. Una volta appurata l’importanza della cybersecurity, deve essere chiaro che non si tratta di un’attività statica ma richiede aggiornamenti continui per affrontare le nuove potenziali minacce.

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Paura nel campus universitario di Salerno. Un pino di 15 metri, a causa del forte vento, si è spezzato ferendo 5 persone che erano in quel momento all’università di Fisciano. Intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco che si sono serviti anche di un’autogru. Secondo quanto riferito da Sky, sono almeno 5 i feriti, tra cui anche tre persone di 20, 25 e 48 anni in codice rosso compreso un ricoverato in gravi condizioni per fratture al cranio e al bacino. L’area è stata posta sotto sequestro.

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Si inaugura la stagione della musica per Nes, al secolo Carmen Saccone, l’artista partenopea che arriva al suo esordio dopo anni di ricerca e di sperimentazione musicale.

Poi mi sono presentata a me stessa ed è stato un incontro bellissimo”.

Con un testo profondo ed essenziale, metaforico e dal forte impatto emozionale, il brano “Mi dispiace” parte dall’attraversamento di un sentimento – nobile – come la tristezza per giungere a liberazione e alla scoperta di un nuovo sé, capace di riconoscersi attraverso un lungo percorso esperenziale. La canzone è il racconto delle diverse sfumature di un amore che dal dolore sa essere catartico.

Una ballad dalle sonorità pop con una forte connotazione autoriale, tratto che caratterizza la formazione dell’artista. Il brano scritto, musicato e arrangiato da Nes, è stato realizzato dal produttore partenopeo Rastiello e vanta la partecipazione dei maestri Corrado Cirillo al basso, Daniele De Sena al pianoforte, Luigi Merone alla chitarra e Diego Varchetta alla batteria.

Il primo singolo della cantautrice annuncia un progetto discografico più ampio che vedrà la luce nel prossimo 2025 e si comporrà di tutte tracce inedite che spaziano tra sonorità jazz, R&B, swing, ed electro pop. Sono melodie raffinate che osando fanno da sfondo a testi profondi colorati da un linguaggio immediato e aperto.

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Burocrazia, certificati medici e ricorsi. Mesi di impasse e nel frattempo l’Istituto tecnico-professionale “Leone-Nobile” di Nola è senza un dirigente scolastico. La poltrona vuota nella stanza del preside rischia di minare le attività di oltre 600 alunni e di una comunità di professori che ora dice basta e lancia un appello diffuso anche dalla stampa nazionale attraverso Il Mattino. La situazione è ferma ormai da settembre e i docenti sono pronti a riferire anche al ministro Valditara. La causa della sede vacante – raccontano i docenti – sarebbe da ascrivere ad una vertenza avviata a Torre Annunziata in seguito all’accorpamento di due istituti scolastici. Entrambi i presidi reclamano il posto da dirigente nel nuovo istituto unificato. Entrambi i docenti – come ricostruito dal Mattino – sono stati chiamati a dirigere, in momenti diversi, il Leone-Nobile, ma in ambedue i casi ricorsi e certificati medici hanno nella pratica reso impossibile la presa di servizio. Ad oggi, salvo un periodo in cui c’è stato un reggente, manca fisicamente un preside nella scuola nolana da settembre. Una situazione portata al limite e che adesso necessita di una soluzione.

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Tragedia a Napoli. Una ragazza di 28 anni, Emanuela Chirilli, è morta a causa di un incendio divampato in un b&b in Piazza Municipio. I vigili del fuoco sono entrati nella struttura ricettiva per domare le fiamme ed hanno trovato la ragazza deceduta. La ragazza, che era originaria di Maglie in provincia di Lecce ed era operatrice per l’infanzia, era probabilmente in città per turismo. Ancora ignote le cause del rogo, secondo quanto riferito da Il Messaggero però sono state trovate le persiane divelte e il motore del condizionatore bruciato.

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Arriva a Marigliano la reliquia maggiore delle stimmate di san Francesco d’Assisi, un pezzetto di panno di lino, intriso del sangue del costato del santo poverello, che ha girato la Penisola, in occasione degli ottocento anni del miracolo sul monte Verna. Il sacro frammento giungerà in città sabato 30 novembre 2024, e sarà venerabile, fino al 1 dicembre, presso il santuario francescano della Madonna della Speranza di Marigliano come ultima tappa della peregrinatio: da qui partirà per fare ritorno al santuario sul monte toscano dove san Francesco chiese al Signore di poter condividere la sua passione.

Alle 12:30, a piazza Municipio, il picchetto d’onore della Polizia municipale e gli studenti dell’Istituto superiore “Manlio Rossi Doria” che accoglieranno la reliquia, proveniente da Grumo Nevano. Nell’atrio del municipio gli studenti della scuola Elia Aliperti intoneranno l’inno nazionale, poi, il reliquiario raggiungerà la Sala consiliare per un primo momento celebrativo – introdotto dal sindaco Peppe Jossa – con la partecipazione di sindaci, consiglieri comunali e regionali.

“E’ una gioia poter accogliere nella nostra città la reliquia maggiore delle stimmate di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che ha fatto il giro della Penisola. L’evento sarà l’occasione per una riflessione – dice il sindaco di Marigliano, Peppe Jossa – sui temi dell’impegno di ciascuno verso i più deboli”.

L’iniziativa è promossa dalle comunità parrocchiali di Brusciano, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, San Vitaliano, Scisciano e Somma Vesuviana che, alle 15:30, si ritroveranno presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Marigliano, per la Santa Messa al cui termine, in processione, la reliquia raggiungerà il santuario della Madonna della Speranza per essere accolta dal vescovo di Nola, Francesco Marino.

«L’arrivo di questo sacro pezzetto di lino, intriso del sangue di san Francesco, vuole essere occasione non solo per meditare sui nostri peccati e quindi sulla nostra relazione con Dio, ma anche sulle ferite che il nostro egoistico agire genera nelle relazioni che viviamo nel quotidiano – spiega padre Giuseppe Sorrentino, rettore del santuario della Madonna della Speranza – Francesco, quando sale alla Verna per ritirarsi in preghiera, è affranto, non è più sicuro di aver camminato lungo il sentiero segnato da Dio ma crede di aver perseguito suoi personali desideri. Sale ferito da questi dubbi ma anche dalla situazione di incomprensione che la comunità francescana nata intorno a lui stava vivendo. Capisce, Francesco, che doveva ritornare alla fonte della vita perché le relazioni ferite potessero risanarsi. Contemplando il sangue del costato di Francesco, come lui chiederemo al Signore di poter vivere la nostra umanità da operatori di fraternità e pace».

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