Il Governo Meloni ha un nuovo ministro: Si tratta di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, che è diventato il nuovo ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR. Sostituisce Raffaele Fitto che aveva annunciato le proprie dimissioni in vista della sua nuova nomina come commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme nella Commissione Europea. Nel cambio, tuttavia, la premier Meloni non ha concesso a Foti la delega per il Sud, trattenendola per sé.

A tracciare il profilo politico del neoministro è Il Post. Per Tommaso Foti la nomina a ministro è forse il punto più alto della sua carriera politica. Spesse volte, anzi, Foti è stato sulla soglia di importanti incarichi ma, per svariati motivi, ha sempre dovuto rinunciare. Proprio col Governo Meloni l’ultima rinuncia, in ordine di tempo. Nel 2022 la nuova premier lo aveva individuato come ministro per il Turismo e l’Agricoltura o, in alternativa, come ministro per i rapporti col Parlamento. La nomina, tuttavia, saltò anche in quel caso. In quei giorni fu recuperata un’inchiesta (che Il Post definisce “un po’ strumentale”) in cui si diceva che Foti era indagato per corruzione dopo un’intercettazione di un imprenditore edile di Piacenza che affermava di avergli consegnato una tangente. La vicenda, tuttavia, non si mostrò solida e lo scorso febbraio è stata archiviata. In quel caso, però, saltò la nomina a ministro che è arrivata ufficialmente ora.

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L’abbattimento delle barriere architettoniche è un tema di fondamentale importanza per garantire l’autonomia e la piena inclusione delle persone con disabilità nella società. In Italia, nonostante significativi passi in avanti, la strada verso un’accessibilità universale è ancora lunga. Tuttavia, esistono esempi positivi di abbattimento delle barriere e di promozione dell’inclusione. Molte associazioni e organizzazioni lavorano attivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica e per sostenere le persone con disabilità. Inoltre, alcune città italiane si stanno distinguendo per politiche innovative in materia di accessibilità. A Corsico, un piccolo comune alle porte di Milano, il gioco si trasforma in inclusione. Grazie alla brillante idea di Elena Moro, proprietaria del negozio di giocattoli “Piperita”, e alla generosità della comunità, è nata una rampa d’accesso in mattoncini Lego che permette ad Antonio Cozzolino e ad altre persone con disabilità, di entrare autonomamente nel negozio.

Un esempio concreto di come la creatività e la solidarietà possano abbattere le barriere architettoniche. Una straordinaria sinergia tra scuola e comunità ha reso possibile la realizzazione del progetto “Piperamp”. Sotto la guida dei professori Lidia Caputo, Chiara Fuda e Massimiliano Pantucci, gli studenti della classe quarta SCA dell’istituto “Rosa Luxemburg” di Milano hanno prodotto un video che racconta la storia di Antonio Cozzolino e di Elena Moro, toccando il cuore di chi lo ha visto. La classe seconda GR dello stesso istituto ha inoltre realizzato un coloratissimo manifesto per la raccolta dei mattoncini Lego, contribuendo così a diffondere l’iniziativa in tutta la città, invitando i bambini a donare i propri mattoncini Lego.

In un pomeriggio di festa, martedì 3 dicembre, Corsico ha inaugurato la rampa in lego presso il negozio Piperita, un’opera d’arte che testimonia la solidarietà e l’inclusione della comunità. Antonio Cozzolino, il primo ad usufruirne, ha tagliato
il nastro insieme al primo cittadino di Corsico, Stefano Martino Ventura. L’incontro con Antonio è stato un’esperienza toccante. La sua intervista ci ha rivelato un uomo straordinariamente forte, capace di affrontare la vita con coraggio e determinazione, sfidando ogni pregiudizio e stereotipo. La sua storia, raccontata con un tono allegro e autentico, ci ha lasciato con tanti spunti di riflessione per il futuro.

Sono autonomo nelle mie scelte e nelle mie azioniesordisce Antonio Cozzolinoma la vita quotidiana mi pone di fronte a numerose barriere architettoniche. Per muovermi con più facilità, ho una ruota elettrica che mi aiuta a superare gli ostacoli. Purtroppo, la società non è sempre preparata ad accogliere le nostre esigenze. Spesso ci si trova di fronte a pregiudizi; o siamo visti come persone da commiserare, o come supereroi. Vorrei semplicemente essere considerato come un cittadino con le stesse opportunità degli altri”.

Le parole di Antonio ci lasciano senza fiato. L’idea che durante un’evacuazione i disabili siano considerati un “intralcio” è un segno evidente di quanto la nostra società sia ancora lontana dall’essere inclusiva. La rampa, per Antonio, rappresenta molto più di un semplice accesso: è un simbolo di rispetto, di autonomia e di uguaglianza. È un invito a tutti gli esercizi commerciali a fare la propria parte per creare una città più accessibile a tutti.

La rampa – aggiunge Antonio – non è solo uno strumento per i disabili, ma un’opportunità per tutta la comunità. Anziani, genitori con bambini piccoli, chiunque possa avere difficoltà a superare un gradino, beneficerebbe di un accesso facilitato. Il fatto che alcuni negozi nascondano le proprie rampe è un segnale allarmante di una mancanza di sensibilità e di rispetto verso le esigenze altrui. Questo progetto – conclude Antonio- ha dimostrato che anche le idee più semplici possono avere un grande impatto sulla comunità”.

Il successo del progetto Piperamp è solo l’inizio di un percorso. Antonio ci racconta che molte scuole hanno mostrato interesse a replicare l’iniziativa, trasformando un semplice gioco di costruzioni in un potente strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere l’inclusione.

Abbiamo continuato il pomeriggio intervistando la proprietaria del negozio Piperita, Elena Moro, che ha voluto condividere con noi la sua esperienza: “L’incontro con Antonio è stato un punto di svolta. Mi sono resa conto che un semplice gradino poteva rappresentare un ostacolo insormontabile per molte persone. Grazie a lui ho capito l’importanza dell’accessibilità e ho avviato il progetto Piperamp. La rampa di Lego, oltre ad essere un’attrazione per i bambini, è diventata un simbolo di inclusione e solidarietà.” Grazie ad Antonio, ho aperto gli occhi su una realtà che avevo sempre sottovalutato. Il progetto Piperamp è nato dalla necessità di abbattere le barriere architettoniche e di sensibilizzare la comunità sull’importanza dell’inclusione. Il video realizzato dagli studenti della classe quarta SCA dell’istituto Rosa Luxemburg di Milano è stato fondamentale per diffondere il messaggio e coinvolgere sempre più persone“.

La creatività dei bambini e la generosità della comunità – continua Elena – hanno trasformato un semplice gioco di costruzioni in un progetto di grande impatto sociale. La raccolta dei mattoncini è stata un vero e proprio successo. Non solo il negozio, ma anche 15 scuole, tra cui l’Istituto Luxemburg, hanno contribuito con entusiasmo. I mattoncini avanzati, un tesoro di creatività, saranno donati ad associazioni per bambini, dimostrando che la solidarietà non ha limiti. È inaccettabile – conclude Elena – che nel 2024 esistano ancora luoghi inaccessibili alle persone con disabilità“.

Il nostro Paese ha una solida base normativa in materia di accessibilità. La Legge 13/1989 ha rappresentato un punto di svolta, introducendo il concetto di barriere architettoniche e delineando le prime misure per la loro eliminazione. Successivamente, il Decreto del Presidente della Repubblica 503/1996 ha specificato le norme tecniche per l’eliminazione delle barriere negli edifici pubblici. Tuttavia, tra leggi e decreti, il divario tra normativa e realtà rimane ancora ampio. Molti edifici, sia pubblici che privati, non sono completamente accessibili, limitando la mobilità delle persone con disabilità e compromettendo la loro qualità di vita.

Le sfide da affrontare sono molteplici:

  • Mancanza di risorse. Gli interventi di abbattimento delle barriere richiedono investimenti economici significativi, spesso al di fuori delle possibilità di molti enti pubblici e privati.
  • Vecchio patrimonio edilizio. L’Italia possiede un vasto patrimonio edilizio storico, spesso caratterizzato da strutture non adatte a ospitare persone con disabilità. Adattare questi edifici senza snaturarne le caratteristiche originali è una sfida complessa.
  • Mancanza di consapevolezza: Nonostante i progressi, persiste una scarsa consapevolezza dell’importanza dell’accessibilità, sia a livello istituzionale che tra i cittadini.

Elena e Antonio ci ricordano che, con un po’ di ingegno e di buona volontà, possiamo trovare soluzioni concrete per rendere il mondo un posto migliore. Il loro progetto, hanno dimostrato che con un po’ di buona volontà e creatività, le barriere architettoniche possono essere superate. La loro iniziativa è un esempio da seguire per promuovere una cultura dell’inclusione. Abbattere le barriere architettoniche è un percorso lungo e impegnativo, ma è un investimento fondamentale per il futuro della nostra società. Solo attraverso un impegno costante e condiviso potremo garantire a tutti il diritto di vivere la città in piena autonomia.

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Nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri della compagnia di Caivano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – 8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 alla misura dell’obbligo di dimora – nei confronti di 15 persone, tutte residenti a nord di Napoli. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai carabinieri della compagnia di Caivano, hanno permesso di raccogliere diversi elementi indiziari nei confronti degli arrestati, in ordine alla commissione dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni e truffe ai danni di anziani.

In particolare, gli odierni indagati avrebbero commesso molteplici truffe durante il 2024 in danno di anziani in tutta Italia e nell’area a nord di Napoli. Le attività investigative, svolte grazie anche all’ausilio di attività intercettive e telematiche, nonché attraverso la visualizzazione e l’analisi delle immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di risalire ad una struttura organizzata e verticistica, ramificata in tutto il nord Italia, con ampia disponibilità di mezzi, denaro contante e con il centro di comando nel nord di Napoli. Delineata l’intera struttura criminale, ben gerarchizzata, e individuati compiti e responsabilità dei promotori, dei centralinisti, dei procacciatori e dei trasfertisti. Certificata, inoltre, l’esistenza di un definito sistema remunerativo tra gli associati, basato sulla suddivisione in percentuale dei proventi illeciti e sul reinvestimento di parte degli introiti in “mezzi” e “risorse” necessari per garantire la prosecuzione delle condotte delittuose per un giro d’affari intorno al milione di euro mensili. Constatato, infine, l’impiego di 3 minorenni (deferiti alla Procura per i Minorenni e non destinatari del provvedimento) durante le attività delittuose.

Durante le fasi delle indagini della Procura, grazie al prezioso contributo dei Carabinieri, è stato possibile impedire numerose truffe, bloccando sul nascere 30 tentativi e permettendo l’arresto in flagranza di reato di diversi malviventi e il recupero della relativa refurtiva, per un totale di circa 200 mila euro tra contanti e monili in oro e preziosi.

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La Fondazione Carnevale di Palma Campania, presieduta da Nicola Montanino, ha annunciato Francesco Cicchella come Direttore Artistico dell’edizione 2025 del Carnevale di Palma Campania. Il poliedrico artista, noto per il suo talento come imitatore, cantante, attore, showman, comico e musicista, guiderà gli eventi che animeranno la manifestazione, culminando nella grande festa del Martedì Grasso. La conferenza stampa di presentazione si è svolta presso il teatro comunale di Palma Campania, dove il presentatore Angelo Martino ha moderato gli interventi dei partecipanti, tra cui Nicola Montanino, Francesco Cicchella, il consigliere comunale Nello Nunziata e il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma.

“Sono molto contento di poter dare il mio contribuito a questo evento – ha dichiarato Cicchella nel corso della presentazione La mia è una scelta frutto di due sentimenti che nutro: anzitutto un forte campanilismo, visto che abbiamo dei prodotti che ci invidierebbero ovunque e che invece stentiamo a valorizzare; d’altro canto, appartenendo ad una generazione che si trova a metà tra il passato e il futuro, ho la volontà di dare risalto alle tradizioni della nostra terra, in cui il Carnevale di Palma Campania trova sicuramente uno spazio significativo e fondamentale. L’obiettivo è quello di lavorare bene per dare al Carnevale di Palma Campania il giusto lustro e visibilità”.

Con un volto fresco come quello di Francesco Cicchella, il Carnevale di Palma Campania si prepara ad affrontare questa nuova edizione con rinnovato slancio, puntando sull’inventiva e sulla spettacolarità delle celebri Quadriglie, elementi distintivi della manifestazione. Durante l’incontro, inoltre, è stato presentato anche il programma degli eventi che accompagneranno gli appassionati verso la grande festa finale del Carnevale. Tra le novità più attese, l’evento del 9 gennaio 2025, dedicato alla Lega del Filo d’Oro e all’ENS di Napoli, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

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In occasione della seconda edizione dell’incontro di Arte e poesia dal titolo Francesco luce delle menti, avvenuta durante la serata di venerdì 22 Novembre presso lo studio “Lucis Art Studio Gallery”, l’arte si è unita con la poesia.  La galleria, il proprietario è l’artista visivo Prisco De Vivo, ha ospitato un evento culturale di grande spessore che, per l’appunto, ha unito l’arte e l’aspetto letterario, creando un’ottima combinazione.

La manifestazione ha messo in evidenza anche la presentazione del libro di Rita Pacilio “Si è fatto preghiera che celebra la figura di San Francesco D’Assisi. La stessa autrice ha parlato del dono del Santo che si è fatto “sia dono che preghiera”, ovvero “carne d’amore”. L’autrice ha poi sottolineato come “l’esistenza sarebbe povera senza la grazia di Dio”. Bisognerebbe, così come celebra il suo libro, ritornare ai valori della bellezza dettata dalla religiosità. A contornare il ciclo degli interventi è stata la giornalista Filomena Carrella. Dopo alcune annotazioni su aspetti della vita del Santo, importante è stato anche il contributo della Presidente dell’associazione “Passepartout”, Annamaria Silvestro.

Oltre all’aspetto poetico e letterario, l’evento ha preso in considerazione il lato artistico mediante l’opera pittorica di Prisco De Vivo “Francesco e le 5 ferite celesti. Interessante anche la presenza di Fra Fedele Mattera, OFM (Assistente Regionale Ordine Francescano Secolare) che ha evidenziato in modo particolare i dettagli dell’opera d’arte. Quest’ultima evidenzia come tali ferite permettano di osservare la meraviglia della vita attraverso gli occhi di un bambino. Importante, infine, è stato il contributo di Annibale Rainone, critico e poeta , che ha analizzato il testo “Cantico di Frate Sole” con grande capacità e competenza interiorizzando perfettamente l’essenza reale del libro. Il fulcro, in estrema sintesi, è stata la tematica della “bellezza”, intesa qui in tutte le sue gradazioni ed anche in tutti gli ambiti, religiosi ma in particolare interiori e spirituali.

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Il 4 dicembre aprirà a Nola “Bettina pizza in teglia”. Il progetto viene fuori da un’idea di due amici di vecchia data Valentino Buonincontri e Luigi Salomone, chef stella Michelin. Bettina, nonna di Valentino, una vita di passione tra impasti e forni a legna ha tramandato l’amore per la pizza. Bettina è storia. Ma oltre alla storia, sarà anche un luogo di sperimentazione dei due chef: impasti contemporanei, ricette studiate , profumi che oscillano tra ricordi ed innovazione. La supervisione degli impasti e delle lievitazioni sarà affidata allo chef pizzaiolo Dominic Russo che ha alle spalle una lunga carriera da pizzaiolo e le migliori collaborazioni con maestri dell’arte bianca. Bettina ci ricorda la pizza del popolo: una base di pizza leggermente pronunciata e crunchy, blend di farine e sentori di lievito naturale. Attraverso una lievitazione con prefermenti a 30 ore sarà una pizza digeribile, leggera e dal profumo intenso. I topping saranno curati dai due chef che hanno in mente di conservare e innovare insieme. La piccola sala di Bettina potrà ospitare 30 ospiti e ci sarà una carta di 12 pizze in teglia, cotte in forno elettrico . Sarà possibile consumare le pizze al tavolo o da asporto . Il design del format è stato affidato a Fabio Cioffi/ Bilodunk Studio. Look essenziale, ferro smaltato, cromaticamente impattante: rosso e nero. La maestria di Luigi d’amore , artigiano da anni impegnato in lavorazione di metalli di pregio. Posizionata in via Anfiteatro Laterizio al n. 32,  Bettina è arrivata in città e come ogni nonna che si rispetti non vede l’ora di mettere tutto in tavola.

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Giorni intensi per il Nola 1925. Dopo il doppio impegno tra Coppa e campionato, i bianconeri hanno dovuto fare i conti con un cambio in panchina. Mister Francesco Farina ha trovato l’accordo di rescissione consensuale con la società, al suo posto ritorna mister Karel Zeman.

All’ultimo respiro il Nola 1925 agguanta il pareggio contro l’Ercolanese negli ultimi secondi di partita e, in virtù del successo ottenuto all’andata, stacca il pass per la semifinale di Coppa Italia. Mister Farina opta per l’ingresso di Angarelli in porta, Castagna in regia con Melillo e Filosa ad affiancare Pozzebon nel tridente e lasciando a riposo Varsi, Pellino, Cacciatore e Biason. Gara equilibrata nei primi minuti col Nola che si fa vivo al 25′: da un disimpegno errato della difesa ospite ne approfitta Filosa che si avventa sulla sfera ma Maiellaro devia la sua conclusione. Nella ripresa è ancora Filosa, al 66′, che non concretizza un cross di Costanzo mancando l’aggancio della sfera sul secondo palo. Al 72′ Filosa recupera la palla durante una mischia in area avversaria e serve l’accorrente Biason (subentrato nei secondi quarantacinque minuti) col tiro del capitano bianconero che sfiora l’incrocio dei pali. Cinque minuti dopo, però, arriva il vantaggio dell’Ercolanese: cross dalla sinistra e stacco di Malafronte che di testa fulmina Angarelli. Il Nola si riversa tutto in avanti per cercare la rete del pareggio, anche perché il successo ospite porterebbe la sfida alla lotteria dei rigori. All’ 88′ Chianese si incunea sulla destra e lascia partire il cross dove Pozzebon si fionda subito trovando però l’opposizione di Maiellaro che devia sulla parte alta della traversa. E quando i calci di rigore sembrano divenire realtà ecco che arriva il pari bianconero: minuto 96, Dell’Orfanello viene atterrato in area con l’arbitro che assegna il penalty. Dagli undici metri Pozzebon è glaciale, spiazza Maiellaro e fa esplodere lo Sporting Club di gioia. Tra il Nola e l’accesso alla finale c’è di mezzo la sfida contro la Sessana (andata 11 dicembre, ritorno 8 gennaio) col sorteggio che stabilirà chi giocherà in casa l’andata tra le due compagini.

Pari anche in campionato e in modo sanguinoso: 2-2 al “Conte” di Mondragone contro il Castel Volturno. Primi venti minuti in cui non accade nulla tra le due compagini fin quando non si accende la luce al 23′: azione del Nola con Melillo che allarga per Dell’Orfanello. Cross calibrato dalla sinistra del brasiliano che arriva direttamente a Pozzebon, il numero nove bianconero stoppa di petto e di destro tira a lato. Ma il Nola continua ad insistere e passa in vantaggio poco dopo: minuto 27, Cacciatore allarga per Biason che da posizione centrale pesca Varsi, abile a salire alle spalle della retroguardia locale, che di testa sigla lo 0-1. Castel Volturno che si fa vedere al 33′ con Orefice che da posizione defilata vede Angarelli fuori dai pali e prova un colpo sotto con la palla che va a lato non di molto. Eppure il Nola potrebbe raddoppiare e mettere subito la gara in cassaforte se non fosse che Pozzebon, approfittando di un errato disimpegno della difesa azzurra, davanti al portiere non riesce a trovare lo spazio e l’attimo per calciare in porta. Nella ripresa il Castel Volturno scende in campo con un piglio diverso ed ottiene subito il pari. Minuto 51 azione di Signorelli che mette in mezzo per Prevete che la passa subito ad Avolio. La prima conclusione in porta viene respinta da Angarelli che nulla può sulla seconda. Ma il Nola quando si accende sa come far male. Al 64′ Melillo, servito in area, lascia sul posto il suo diretto marcatore e sterzando porta la palla sul sinistro. Conclusione chirurgica sul palo più lontano e 1-2 Nola. Al 71′ Dell’Orfanello arriva sul fondo e mette in mezzo per Melillo ma la conclusione del numero undici è troppo debole. Al 85′ harakiri Nola: retropassaggio di Biason per Angarelli che compie una papera colossale sbagliando lo stop della sfera. Per Orefice è semplicemente un gioco da ragazzi depositare in rete il 2-2. Bianconeri che si riversano in avanti con la forza della disperazione senza sortire alcun effetto fino al triplice fischio finale con due punti buttati e Afragolese sempre distante sei lunghezze nonostante il pari casalingo contro il Real Forio. Per i Bruniani, ora, la necessità di riprendere a vincere subito e a partire già dalla trasferta di Quarto dell’8 dicembre.

Ancora uno stop in Prima Categoria, questa volta di misura, per il Nola York che si fa rimontare dall’Atlantis Casalnuovo per 3-2. Eppure gli Eagles erano riusciti a neutralizzare la rete iniziale di Fusco grazie a Miele e Pellecchia. Ma un rigore trasformato da Dottore Stagna e il sigillo di Grobelna indirizzano le sorti della gara dalla parte dei padroni di casa, lasciando lo York a bocca asciutta. Nel prossimo turno lo York ospiterà la Sangennarese allo Sporting Club, un altro incontro impegnativo contro una compagine desiderosa di riscatto dopo la sconfitta interna ad opera della GT10.

Si interrompe a nove la striscia di vittorie del CAP Nola Basket che fa suo il match infrasettimanale contro Torregreco (74-47), cadendo però in quello successivo al cospetto della R. Drengot Aversa (61-51). Per la decima giornata di Divisione Regionale 1, i cestisti bianconeri demoliscono i Corallini grazie ai 15 punti di Scardino, 14 di Caporaso, 10 di Laurenzi, 9 Robustelli, 8 Nunziata, 7 del duo De Sena – Schiavone e i 2 di Federici e Ruotolo. Per Torregreco a referto Vanesio con 10, Ciano 8, Russo e Santoro 6, Ciriello e Olivieri 5, Persico e Vitiello 3 per un incontro senza storia. Più combattuta la sconfitta di Frigento contro la Drengot Aversa, con i padroni di casa che hanno visto la coppia Mandato – Perrino sugli scudi con 15 e 12 punti seguiti poi da Napoletano con 10, Puca 9, Veneziano 7, Nwaofom 6 e Galise 2. Per il CAP il migliore è stato Robustelli a 15 con Scardino fermo a 8, De Sena, Nunziata e Ruotolo a 6, Caporaso 4 e Federici, Laurenzi e Schiavone a 2.
CAP che, nonostante la prima sconfitta stagionale, resta sempre al secondo posto in classifica con 18 punti e pronto a cercare di nuovo la vittoria contro l’Aragona SMAV nel match del 7 dicembre del PalaMerliano.

3-0 netto per la Snie Energy Nola di pallavolo maschile che fa suo il match contro la Minerva Medica Flyer (30-28, 25-19, 25-17) e continua a tallonare la prima posizione occupata dalla Volley World Bianca, distante appena una lunghezza. Un buon viatico in vista del turno di riposo che i vollisti effettueranno (come da calendario) prima del big match del 14 dicembre contro la capolista.

 

Prossimi appuntamenti

Calcio Eccellenza Campania girone A: Quarto – Nola 1925 (8 dicembre, 15a giornata)
Calcio Prima Categoria Campania girone C: Nola York City – Sangennarese (7 dicembre, 13a giornata)
Basket Divisione Regionale 1 girone B: CAP Nola Basket – Aragona SMAV (7 dicembre, 12a giornata)

Classifiche

Calcio Eccellenza Campania girone A: Afragolese 34 pt., Real Forio 29 pt., Ercolanese e Nola 1925 28 pt., Gladiator 27 pt., Real Normanna e Portici 26 pt., Albanova 24 pt., Pomigliano 22 pt, Castel Volturno 21 pt., Sant’Anastasia 17 pt., Quarto 15 pt., Sessana 13 pt., Montecalcio 12 pt., Frattese 8 pt., Virtus Afragola e Frocalcio 6 pt., Micri 4 pt.

Calcio Prima Categoria Campania girone C: Brusciano 26 pt., Casoria 23 pt., Atlantis 20 pt., Sant’Arpino e Maued San Pietro 19 pt., Juve Arpino e Casamarciano 17 pt., Sangennarese 16 pt., Mariglianese 14 pt., Nola York City 11 pt., GT10 Palla al Centro 7 pt., Grumese 6 pt., Pol. San Giuseppe 3 pt., Viribus Unitis SRT 0 pt.

Basket Divisione Regionale 1 girone B: Basket Mugnano 22 pt., CAP Nola Basket 18 pt., Olympia Maddaloni e Virtus 7 Stelle Villaricca 16 pt., Minibasket Battipaglia 14 pt., Pall. Capo Miseno 12 pt., Folgore Nocera e SC Torregreco* 10 pt., R. Drengot Aversa, Audax Gaudianum e Basket Vesuvio 8 pt., Virtus Monte di Procida, Grizzly Pignola, Aragona SMAV e Pol. Pro Cangiani* 6 pt., Crazy Team Scafati* 4 pt., Normanna Basket Melfi* 2 pt.
* Gara in meno.

Volley Prima Divisione maschile girone D: Volley World Bianca 13 pt., Snie Energy Nola e Volley Volla 12 pt., Olympia Volley Casalnuovo 10 pt., Saviano Volleyball 9 pt., Polisportiva Cimitile 7 pt., Vittorio Alfieri Volley 6 pt., Minerva Medica Flyer e Edilizia Sartoriale Storm 0 pt.

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Paura nella notte a Camposano per un pauroso incidente che ha coinvolto due auto. L’evento è stato raccontato dal sindaco Francesco Barbato. Alle ore 5:15 il primo cittadino viene avvisato da una signora che, attraverso una telefonata, lo avvisa di un brutto incidente avvenuto nella zona dei semafori dell’incrocio tra via Libertà, via Diaz, via Trivice d’ossa e via San Donato. Intervengono subito i militari della Compagnia dei Carabinieri di Nola, non essendo disponibili a quell’ora gli uomini della Polizia Locale. Rientrata la situazione, il sindaco ha voluto lanciare un appello: “C’è ancora tanta, troppa, irresponsabilità e strafottenza nel rispetto della regole da parte di taluni pessimi“.

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La Squadra Mobile di Napoli, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, ha proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria un quarantaseienne, con precedenti penali e ritenuto contiguo ad ambienti di criminalità organizzata della zona, per lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso. L’attività ha preso le mosse dalla segnalazione, effettuata dal personale sanitario dell’Ospedale Villa Betania di Ponticelli, in merito a una bambina di sette anni giunta presso quel nosocomio con una ferita da arma da fuoco alla spalla, con proiettile ritenuto.

Le prime indicazioni fornite dalla madre della piccola vittima hanno restituito il quadro di un evento apparentemente accidentale: la bambina sarebbe stata colpita da un proiettile vagante mentre si trovava a giocare con altri bambini nei giardinetti nei pressi della sua abitazione.

Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza dei fatti dal personale della Squadra Mobile, sia attraverso l’acquisizione di informazioni dai presenti, sia attraverso sopralluoghi nel presunto luogo del ferimento, hanno condotto a ritenere poco fondata la versione “ufficiale” fino a quel momento fornita dai parenti. I successivi accertamenti effettuati presso l’abitazione della famiglia della bambina, anche con l’ausilio di personale della Polizia Scientifica, hanno consentito di rilevare chiaramente, su un muro della casa, un segno riconducibile all’impatto di un proiettile.

Alla luce di quanto rilevato, la madre della vittima ha fornito ai poliziotti una versione differente dell’accaduto e ha rivelato che a esplodere il colpo che aveva ferito sua figlia era stato il padre della bambina e che il fatto era successo proprio all’interno dell’abitazione. In particolare, il colpo sarebbe partito dalla pistola che l’uomo avrebbe maneggiato mentre si trovava nella sala da pranzo dell’abitazione e sarebbe andato a colpire la figlia che, in quel momento, si trovava in una stanza adiacente. Il padre, fino a quel momento irreperibile, si è poi presentato presso l’abitazione dove, in presenza dei poliziotti, ha confermato la versione della moglie e ammesso le sue responsabilità.

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