Dopo un percorso difficile e tortuoso, e dopo ben 13 ore di assemblea, è stata approvata venerdì 30 marzo la delibera per il salvataggio dell’Anm, l’azienda di trasporto pubblico del capoluogo campano che ormai da anni versa in condizioni economiche difficili. Si tratta di un piano che prevede una serie di rincari dei titoli di viaggio, delle tariffe dei parcheggi su strisce blu per i residenti e delle soste orarie; per i biglietti Anm il costo del ticket, che diventerà operativo tra 7-10 giorni, sarà di 1 euro e 10 centesimi fino al 31 dicembre 2017, 1 euro e 20 dal 1 gennaio 2018 e 1 euro e 30 dal 1 gennaio 2019, il costo annuo del parcheggio sugli stalli a pagamento sulle strisce blu per i residenti, invece, vedrà lievitare le tariffe dai 10 a 150 euro in base all’Isee. Per le soste orarie, in ultimo, così come gli abbonamenti per i non residenti si andrà da tariffe orarie di 1 euro fino a 5 euro, e da 35 a 240 euro per gli abbonamenti. Nella delibera è prevista anche la ricapitalizzazione della società grazie al trasferimento di immobili comunali all’azienda per 65 milioni. Il piano così come approvato è stato fortemente criticato in aula dalla gran parte delle forze politiche presenti nel consiglio comunale; a votare contro, infatti, sono state Fi, Pd, M5s, e i consiglieri Nonno e Santoro che hanno dato vita ad una seduta molto movimentata e confusionaria.
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