La partita più importante è sempre la prossima. La diplomazia degli allenatori è coerente, stavolta, con le esigenze del Napoli. Battere il Salisburgo avrà maggior peso nell’economia della stagione. L’Europa League è il vero obiettivo del momento, l’unico a propria disposizione dando per scontato, pur senza sminuirlo, il raggiungimento del secondo posto utile (come il quarto, in realtà) per qualificarsi alla prossima fase a gironi di Champions League. Si giocherà stasera, alle ore 21, in un San Paolo pieno a metà (previsti non più di 30mila spettatori) che si ritroverà, coi suoi fedelissimi, dopo la beffa del ko con la Juventus. Molti baratterebbero l’errore di Insigne, palo su rigore, con un gol stasera. Sarebbe importante ipotecare la qualificazione con una vittoria rotonda per blindare l’accesso ai quarti in vista del ritorno alla Red Bull Arena, fortino austriaco dove la formazione di Rose non perde da circa due anni. È questa una delle insidie in vista della partita di Europa League. Il Salisburgo è squadra giovane, di coraggio e personalità, rapida e aggressiva, che gioca in verticale e lo fa a viso aperto, a ritmi alti e con sapiente consapevolezza. Non sarà facile, per il Napoli, che resta favorito e ne è consapevole, ma fingerà di non saperlo seguendo i consigli del suo allenatore, Carlo Ancelotti, il valore aggiunto di una squadra pronta, trent’anni dopo, a riportare una competizione europea a Napoli. Dal 1989 al 2019, dalla Coppa Uefa all’Europa League. Ma prima c’è una stagione da attraversare e sarà ricca d’insidie. Si (ri)comincia stasera.
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