Vittoria, sorrisi, morale. E pure la porta inviolata. Tutto di guadagnato al Mapei Stadium. Il Napoli ritrova i tre punti che mancavano dalla gara col Genoa. Prima giornata, era il 31 agosto. Sembra un’eternità. Poco meno di un mese di polemiche, critiche, supposizioni, insinuazioni. Aria pesante al San Paolo e a Castel Volturno. Contestazioni lecite, figlie di un avvio stentato in campionato. Quattro punti in altrettante gare, uno solo contro Chievo, Udinese e Palermo. Poco, troppo poco. Il Napoli si rialza a Sassuolo. Vince pur senza convincere, ma per quello ci sarà tempo. Troppo importante risollevare morale e classifica. Ci pensa Callejon, che è di nuovo capocannoniere della squadra in campionato con tre reti. Il più lucido del reparto offensivo, segna alla prima vera occasione della gara. Forse l’unica. Perché il Napoli è più equilibrato e corto rispetto alle precedenti uscite, ma in attacco è impreciso. Manca l’ultimo passaggio. Higuain è ispirato ma distante dall’area di rigore, Insigne fumoso ed Hamsik alla ricerca perenne della miglior posizione in campo. Per fortuna il Sassuolo non fa molto di più. Zaza e Floccari provano ad impensierire la retroguardia, ma Albiol è per lo più attento e Koulibaly è in giornata di grazia. Si rischia solo nel finale. Il Napoli si abbassa e il Sassuolo prova a crederci, Peluso colpisce una traversa e nulla più. Benitez vince e fa turnover. Sguardo rivolto all’Europa League già a metà ripresa. Nella testa dello spagnolo c’è lo Slovan Bratislava, risparmiati Hamsik e Higuain per metà tempo. Mertens ed Inler neppure entrano. Indicazioni in vista di giovedì, l’ennesimo banco di prova per una squadra che ancora studia per diventare grande.
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Fabio Tarantino
Giornalista e speaker, voce di Radio Punto Zero. Volto di punta del giornalismo in riferimento al Napoli Calcio. Sul nostro canale Instagram ha una sua personalissima rubrica: "Un caffè con...".
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